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Dio scommette su di noi – pregare con don Tonino Bello

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Dio scommette su di noi

pregare con don Tonino Bello

ed. Paoline, 2013

Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, è morto ormai da vent’anni, ma rileggere ora i suoi scritti, le sue riflessioni, le sue preghiere, ci dà il respiro dello Spirito che agisce nella storia. Ha scritto molto don Tonino, ha pregato molto, ha speso la sua vita, letteralmente, per incarnare il Vangelo. Don Nandino Capovilla, che ha curato la raccolta, nella bellissima lettera introduttiva, afferma, tra l’altro, che le sue parole, anche quando usate per un comunicato stampa, si trasformavano sempre in “orme di preghiera su cui posare i piedi”. Ecco, questa immagine definisce la grandezza e l’originalità di don Tonino, un poeta innamorato di Dio e innamorato dell’uomo. Le sue parole sono orme anche per noi, orme leggere da percorrere a passo di danza.

Il libro è diviso in quattro parti, la prima delle quali “Nella città degli uomini” è dedicata alla pace, alla pace come risultato della giustizia, alla pace come superamento dell’indifferenza, come necessaria scelta di campo dalla parte dei poveri, come accoglienza delle diversità “la pace è un volto da contemplare, da guardare e da accarezzare…è convivialità delle differenze, è mettersi a sedere alla stessa tavola, tra persone diverse, che noi siamo chiamati a servire”.

La seconda parte è dedicata alla Chiesa, al senso della Chiesa nel momento che sta vivendo. E chiedendo al Signore il dono della franchezza, per coniugare sempre verità e carità, auspica una Chiesa libera, profetica, non collusa col potere, che non emetta giudizi di condanna, ma offra tenerezza con gesti di misericordia, che si adoperi per superare le divisioni, testimoniando che è possibile vivere in Cristo da riconciliati.

Nella terza parte, dedicata ai tempi della liturgia, le preghiere di don Tonino sembrano farsi carico ancor di più dei dolori del mondo, delle disperazioni degli uomini per metterli nelle mani di Dio, per affidarli a Maria, per recuperare il senso della storia e di ogni vita, per recuperare la meraviglia dell’inedito e la speranza nel futuro, “portando avanti la Risurrezione” nella storia degli uomini.

“Nello scorrere dei giorni” la parte conclusiva, riporta preghiere e parole di don Tonino che invitano a non essere spettatori della storia, ma a coinvolgersi, ad essere testimoni credibili del cristianesimo, in ogni situazione della vita, in famiglia come in chiesa, nella vita sociale come in quella consacrata, per prendersi cura degli altri, per condividerne le sofferenze. Invita all’audacia, all’alzarsi in piedi e a parlare ad alta voce per mettere sottosopra il mondo nel nome del Vangelo, per trovare il coraggio profetico di denunciare le cose che non vanno.

Pregare oggi con le sue parole è un modo per scoprire relazioni nuove, di convivialità, di tenerezza, di condivisione per costruire un mondo più umano.

Rosanna Tommasi