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Turchia, l’alta corte criminale condanna i 4 militari israeliani che uccisero gli attivisti pro-Palestina

cartina della Turchia

Continua la battaglia legale tra Turchia ed Israele. I fatti risalgono al 31 maggio del 2010, quando in acque internazionali la marina israeliana si rese protagonista dell’uccisione di nove attivisti turchi, a bordo della Mavi Marmara, che volevano raggiungere lo stato ebraico per sostenere la causa palestinese. Per questo l’alta corte criminale di Istanbul ha rinviato a giudizio, con la pena dell’ergastolo, i quattro militari israeliani, che sicuramente non si presenteranno in tribunale.

Da quell’episodio i rapporti tra i due Paesi, che fino a quel momento erano stati di assoluta intesa, si sono incrinati, con l’espulsione dal territorio turco dell’ambasciatore israeliano.

Tuttavia non sono mai arrivate le scuse da parte d’Israele, che ha sempre dichiarato legittima difesa in quel contesto. Invece Ankara non accetta tale teoria, visto che sono state usate armi contro chi tra le mani aveva solo aste da bandiera.

28 maggio 2012 E-il mensile