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Punto Pace di Catania: La pace è un bene indissolubile

Uniti per ricordare alla città che la pace è un bene indissolubile e va cercata, coltivata, raggiunta.

E’ questo il senso che ha spinto il punto Pace Pax Christi a raccogliere l’invito giunto quest’anno dalla Diocesi a celebrare e a pregare per la pace proseguendo l’iniziativa che da anni la Comunità di S. Egidio, come in altre città, porta avanti a Catania il primo dell’anno, con una marcia lungo la via Etnea e quindi con momenti di preghiera e di riflessione rivolti in particolare ai popoli che oggi vivono il dramma della guerra.

Per i Catanesi il 2012 si presenta come un anno su cui gravano incertezze e timori, giacché la fame di lavoro, di sviluppo economico e sociale continua a essere un miraggio; al desiderio di miglioramento di alcuni si affianca l’indifferenza di altri, ma soprattutto è la speranza in un futuro migliore a essere affievolita.

Il punto pace, in particolare, ha voluto aprire la marcia con spunti di riflessione,rivolti soprattutto ai giovani (i quali erano molto presenti alla manifestazione), per offrire ai cuori di tutti quel forte richiamo che il Concilio Vaticano II è ancora per noi, dopo cinquantanni dalla sua apertura. Sono stati scelti due brani della Gaudium et spes che ricordano agli uomini la necessità del riconoscimento in tutte le parti del mondo della dignità della persona,” i cui diritti sono universali ed inviolabili”. La rilettura dei testi e dei pronunciamenti, infatti, ci sorprende ancora, per la forza che esprimono, per i risultati cui tendono, da cui sono partite tantissime esperienze di partecipazione singola e collettiva dei fedeli, molte per la promozione della pace. L’attualità del testo, inoltre, se può farci ritenere profetiche alcune attese ed aspirazioni, rivela sempre l’universalità di valori, di principi che vengono da lontano, dalla forza del Vangelo, dalle capacità umane e divine, che ci accompagnano e ci seguono nel cammino di ogni giorno.

A far sentire vicini, in quel giorno di festa, tutti quei popoli della terra che soffrono per la mancanza di pace e di giustizia, c’erano dei cartelli, tenuti in mano, per lo più da bambini, che hanno accompagnato la marcia e che poi, arrivati in Cattedrale si son sistemati attorno all’altare, uniti in un unico abbraccio.

La messa celebrata in Cattedrale dall’Arcivescovo, per la prima volta dedicata alla giornata della pace con tutti i movimenti che hanno aderito all’evento, ha riunito, certamente nello spirito, le intenzioni di tanti che vivono con diversi carismi l’impegno cristiano, di là delle forme e delle consuetudini, per una concreta prassi sul bisogno di pace, che, come rilevato dal nostro movimento, passa attraverso la riduzione delle spese degli armamenti e l’eliminazione dei programmi di potenziamento bellico o di “difesa”, la cui informazione, sottratta ai media, sta a poco a poco emergendo presso la popolazione, ricevendo approvazione e consenso.