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Basta guerre! Basta armi!

Comunicato stampa di Pax Christi al termine dell’assemblea nazionale

L’Assemblea nazionale di Pax Christi si è riunita il 20/21 aprile a Ciampino. Oltre agli adempimenti statutari c’è stata una ampia riflessione sui vari temi, drammatici, che coinvolgono l’Italia, l’Europa e il mondo intero. I lavori sono iniziati con i saluti inviati dal presidente della CEI, il card. Matteo Zuppi e con una tavola rotonda: Al cuore dell’Europa la pace.

I giorni tragici che stiamo vivendo ci hanno fatto rivivere quanto già scriveva nel 1991 don Tonino Bello, Presidente di Pax Christi, morto il 20 aprile 1993: “nell’aria c’è odore di zolfo”. E con don Tonino abbiamo ricordato anche il vescovo Luigi Bettazzi, (era la prima assemblea senza la sua presenza) profeta di pace dei nostri tempi. Era lui a ricordarci, come padre conciliare, la Gaudium et Spes al n. 80: Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione”.

Il ricordo e la preghiera sono stati anche per il vescovo Giovanni Giudici, già presidente di Pax Christi, morto lo scorso gennaio. Per il vescovo Diego Bona, morto ad aprile 2017 e per l’amico giornalista Carlo di Cicco, scomparso in questi giorni e da sempre vicino a Pax Christi.

Nel solco della strada tracciata da chi ci ha preceduto, Pax Christi rinnova l’impegno, sempre più urgente, per la Pace e il Disarmo. Tacciano le armi. Cessate il fuoco.

Facciamo nostre le parole dei cristiani di Terra Santa: “Siamo scioccati e scoraggiati dal silenzio delle Chiese di fronte all’ecatombe di Gaza…” (L’appello è sul sito https://bocchescucite.org/fermate-il-genocidio-un-nuovo-appello-dai-cristiani-di-terra-santa-di-fronte-al-massacro-e-al-trasferimento-forzato-dei-palestinesi/ )

Pensiamo anche all’Ucraina e a tante guerre più o meno dimenticate.

La situazione attuale è sempre più drammatica, con scelte che vanno nella direzione della guerra:

  • La follia del riarmo con la prospettiva di arrivare in Italia al 2/% del PIL per le spese militari.
  • Il tentativo in atto da parte dei mercanti di morte di affossare la legge 185/90 sul commercio delle armi.
  • La non adesione dell’Italia al trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
  • L’idea, furbescamente ventilata, di una legione straniera all’italiana, per concedere la cittadinanza ai migranti che si arruolano e sono disposti a combattere per l’Italia.

E l’elenco potrebbe continuare…

Rinnoviamo l’impegno per la nonviolenza, sostenendo anche percorsi formativi e didattici.

Incoraggiamo l’obiezione di coscienza di fronte alla guerra e alla catastrofe ambientale che chiede scelte radicali.

Dal mondo dei giovani, dalle università arrivano segni di speranza e di impegno per un altro modo possibile.

Riteniamo grave e assolutamente non condivisibile il disegno di legge sulla cosiddetta “autonomia differenziata”, già approvato al Senato. E’ inconciliabile con una visione di giustizia, equità e fraternità.

Ricordiamo le parole di don Tonino all’Arena di Verona, 30 aprile 1989 “il popolo della pace non è un popolo di rassegnati. E’ un popolo pasquale, che sta in piedi…. Davanti al ‘trono’ di Dio. Non davanti alle poltrone dei tiranni, o davanti agli idoli di metallo”.

Ci prepariamo ad Arena di pace, con Papa Francesco, il prossimo 18 maggio, insieme a tante donne e uomini che in rete lavorano per la pace.

Chiediamo a tutte le persone che credono nella pace, in particolare ai credenti, alle comunità cristiane di non tacere di fronte a questa situazione. Chiediamo un impegno per la pace e il disarmo, e per impedire la prevista autonomia differenziata, contro la quale ci sono già stati autorevoli interventi ecclesiali, ma purtroppo solo dal sud dell’Italia. Non possiamo tacere! Dal sud al nord, insieme.

Chiediamo a tutti i parlamentari di non approvare il ddl sull’autonomia differenziata. E di non approvare le modifiche alla 185/90. Non possiamo accettare una politica succube dei piazzisti d’armi, dei mercanti di morte.

Anche ora, in questi tempi bui, rinnoviamo l’impegno e la scelta della nonviolenza come pilastro della pace. Rifiutiamo la guerra, gridiamo la speranza.

Impruneta (FI), 22 aprile 2024

Pax Christi Italia