Mentre le notizie del genocidio in atto spingono le Nazioni Unite a rompere ogni indugio diplomatico nel condannare quello che “sei mesi di incessante assalto israeliano alla
Gaza occupata, rappresenta il peggio di cui l’umanità è capace” (Anatomia di un genocidio,
Rapporteur Francesca Albanese, 26.03.24), Pax Christi Italia pubblica l’edizione italiana del nuovo Appello delle Chiese cristiane di Terra santa, sconosciuto o forse silenziato
dall’opinione pubblica mondiale a causa della sua consueta coraggiosa denuncia delle responsabilità dirette dello stato d’Israele. Diciamolo subito: questa precisa scelta ha sempre scandalizzato chi, con la scusa di “essere più diplomatici e concilianti per non infastidire i partner del dialogo, ci ha fatto rimanere in silenzio quando avremmo dovuto alzare la voce, come credenti e capi di Chiese.
La testimonianza dei cristiani di Terra santa
insiste invece perché “si levi la condanna
dell’apartheid israeliana per evitare la complicità nell’oppressione sistemica.
Nessuna Chiesa potrà dire: non sapevamo”.
(Kairos Palestina, Appello 2022).
Per noi della Campagna Ponti e non muri di
Pax Christi alcune date sono passate alla
storia, come il 2004 e il 2009 o lo scorso
2023, in cui “l’intera popolazione di Gaza ha
subìto una distruzione su scala e ad una
velocità senza eguali nella storia recente, un
incubo infinito e una punizione collettiva del
popolo palestinese” (Guterres, Segretario Generale ONU, 23.03.24).
Nel 2004 Pax Christi, in diversi Paesi europei,
reagendo all’indifferenza del mondo nei
confronti della condanna di Israele da parte
delle Nazioni Unite per il muro di apartheid,
lanciava la Campagna Ponti e non muri e
nel 2009 Pax Christi Italia curava la
pubblicazione e la diffusione dello storico
Documento “Kairos Palestina, un momento
di verità” contro “l’occupazione israeliana,
male e peccato che deve essere combattuto” (Kairos Palestina, Messaggero, 2009).
di seguito il link per scaricare l’opuscolo contenente l’appello:
