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Incontro a Bergamo: “Europa ritrova te stessa” – Un Dialogo sul Futuro dell’Europa


Bergamo, 13 marzo 2024 – L’importanza del ritrovare le radici profonde della Comunità Europea, l’affrontare le sfide dell’immigrazione e il promuovere il controllo e la riduzione degli armamenti sono stati i temi centrali dell’incontro tenutosi dal titolo “Europa ritrova te stessa”.
L’evento, organizzato da Pax Christi con il Coordinamento Nord, il Punto Pace e le ACLI di Bergamo ha visto la partecipazione di illustri relatori come l’onorevole Marco Pezzoni, l’on. Pietro Bartolo e il dottor Gianni Alioti che hanno offerto spunti illuminanti e riflessioni profonde sul futuro dell’Europa. Ho moderato l’incontro il Coordinatore Nazionale Norberto Julini.

Marco Pezzoni ha sottolineato l’importanza delle radici storiche e culturali che hanno dato vita alla comunità europea. Ha fatto notare che nel processo di unificazione europeo ci sono tensioni interne legate alla storia degli Stati europei belligeranti tra di loro nel corso delle due guerre mondiali e ci sono tensioni esterne dovute all’attuale tendenza di disgregazione del mondo con la conseguente incapacità di arrivare a un governo mondiale efficace. Oggi prevale il ritorno al primato degli Stati nazionali sul progetto di costruzione europea con l’aggravante che, se la politica estera europea non promuove un’autonomia strategica dalla Nato, l’Europa rischia di perdere il valore della pace voluto dai padri fondatori come stile interno all’unione e modello nel rapporto con gli altri Stati. Considerato pure che la politica estera degli Stati Uniti è orientata ad affrontare militarmente la Russia e la Cina e che ciò, attraverso la Nato, porterà nuove basi militari (anche nucleari) in Europa, non si intravvede un futuro di pace. Per questo è importante riaffermare nei Trattati europei il valore etico e politico del primato della diplomazia e istituzionalizzare il ripudio della guerra.

Pietro Bartolo, noto per il suo grande impegno umano e professionale a favore dei diritti degli immigrati, ha evidenziato che da decenni le politiche migratorie criminalizzano i migranti ed anche le iniziative di soccorso in mare e quelle d’accoglienza. Ha sottolineato che il nuovo Patto europeo su migrazione-asilo va a legittimare le pratiche peggiori riguardo al rispetto dei diritti umani e al diritto d’asilo, consentendo per esempio che anche i bambini e le famiglie vengano rinchiusi nei CPR e impedendo anche il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di pratiche ben lontane da politiche improntate alla salvaguardia dei diritti dei migranti e della solidarietà, che sono sempre stati i valori di riferimento europei.

Il dottor Aioli ha focalizzato l’attenzione sull’attuale situazione di riarmo in atto in Europa dall’invasione dell’Ucraina (2014) in poi. La decisione di investire per la difesa il 2% del Pil da parte degli Stati membri e la decisione che la BEI (Banca europea di investimento) possa finanziare gli armamenti porta in Europa una deriva bellicista al posto dello sviluppo degli strumenti della diplomazia internazionale per risolvere i conflitti. Questi finanziamenti vanno a vantaggio della industria delle armi che ne diventa i principali beneficiari spingendo così l’Unione verso un’economia di guerra. Di fatto dal 2014 al 2023 la spesa militare dei paesi europei è cresciuta del 48% in termini reali, e la spesa per armamenti del 270% in termini reali. Queste politiche di riarmo nell’ambito della Nato si stanno realizzando senza alcun progetto di integrazione europea che preveda una politica estera comune. Anzi, il collante dell’unione europea rischia di diventare proprio la prospettiva della guerra, visto che si sta spianando la strada al complesso militare industriale con investimenti pubblici e privati con l’obiettivo di raddoppiarne la produzione entro il 2030. Anche i mercati finanziari hanno deciso di scommettere sul riarmo e sulla guerra perché i titoli della difesa sono altamente quotati in borsa.

Tutti gli interventi dei relatori- di spessore- si possono seguire sulla pagina Fb di Pax Christi.