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BIANCO o NERO?  Il Papa e l’industria della guerra

Fabrizio Truini

Le polemiche sulla frase di papa Francesco, che ha incitato Kiev a sollevare la bandiera bianca, hanno travisato (volutamente?) il suo chiarissimo pensiero. Da una parte l’hanno rimproverato affermando che non doveva permettersi di chiedere alla vittima di arrendersi; dall’altra obliterano, ciò che è più grave, la sua reiterata condanna dell’apparato industriale militare che fomenta le guerre, giocando sulla paura dei popoli in modo cinico e ipocrita.

Da qui il suo appello al coraggio della razionalità e dell’umanità, che innanzi tutto vuol salvare la vita delle persone e risparmiare dalla distruzione e dall’inquinamento città e territori. Il papa constata che la guerra è sempre una sconfitta e perciò una follia, che porta solo morte. E’ il Nero, mentre la bandiera della pace è Bianca, ossia  la sintesi di tutti i colori: unità e convivialità delle differenze.

Riguardo all’accusa di resa, va respinta l’interpretazione data dai miopi osservatori: la bandiera bianca indica solamente – come affermava già quattro secoli fa Ugo Grozio, precursore del diritto internazionale, il segno di voler accordarsi, iniziando una tregua per raggiungere un compromesso vitale, in vista di una pace. Senza dire di Erasmo, per il quale è sempre meglio una pace ingiusta a una guerra giusta.

Un’ultima annotazione tratta dal Vangelo, segnalata da Mosaico di Pace fin dal marzo 2022 : “Grandi folle erano in cammino con lui (Gesù) ed egli, voltatosi, disse loro… Quale re , mettendosi in marcia contro un altro re per battersi in guerra, non siede dapprima per esaminare se è capace con 10.000 uomini di far fronte a chi gli viene contro con 20.000? Così, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda un’ambasceria per domandargli le condizioni di pace.” (Lc.14,25 e 31-32). Qualcuno potrebbe dire che Zelensky e Netanyahu hanno una cultura ebraica e quindi non son tenuti a conoscere il Vangelo. Ma qui non è in gioco la fede. Gesù qui sta facendo un semplice ragionamento, che allora come oggi, dovrebbe essere  seguito da chi ha un minimo di razionalità e per la salvezza propria e altrui respinge la follia della guerra e della morte; e al Nero preferisce il Bianco.