La coraggiosa dichiarazione di ” obiezione di coscienza” di una donna israeliana nel mare magnum del pensiero unico bellicista:

“… A Gaza sono morti decine di migliaia di palestinesi, più di diecimila dei quali erano bambini, e altre decine di migliaia sono rimaste ferite. Innumerevoli rifugiati vivono in tende, soffrono la fame e la diffusione di malattie, senza elettricità e senza igiene di base, e tutto ciò che possono vedere da ogni parte sono rovine. Tutto ciò non fa altro che alimentare l’odio contro Israele e aumentare il sostegno ad Hamas. I comuni cittadini di entrambe le parti stanno pagando un prezzo inimmaginabile in questa guerra e la situazione non fa altro che peggiorare… Non prenderò parte a un sistema che è il problema e non la soluzione. Un sistema che danneggia la sicurezza invece di mantenerla. Mi rifiuto di arruolarmi per dimostrare che il cambiamento è necessario e che il cambiamento è possibile. Mi rifiuto di arruolarmi per la sicurezza di tutti noi in Israele-Palestina e in nome di un’empatia che non è limitata dall’identità nazionale. Mi rifiuto di arruolarmi perché voglio creare una realtà in cui tutti i ragazzi tra il fiume e il mare possano sognare, senza gabbie.”

Su Pressenza il testo completo della dichiarazione di Sofia Orr:

https://www.pressenza.com/2024/02/sofia-orr-this-is-why-i-refuse-to-enlist-in-the-israeli-army/