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La dottrina della deterrenza nucleare, a cui aderiscono gli Stati dotati di armi nucleari e i loro alleati, sono una minaccia alla sicurezza umana e un ostacolo al disarmo nucleare

Si è conclusa la seconda Conferenza degli Stati parti Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW).

Sfidare il paradigma di sicurezza basato sulla deterrenza nucleare, evidenziando e promuovendo nuove prove scientifiche sulle conseguenze e sui rischi umanitari delle armi nucleari e contrapponendole ai rischi e ai presupposti insiti nella deterrenza nucleare… La deterrenza è una “scommessa” non provata – una mera teoria con la quale si sta rischiando il futuro dell’umanità“.
Una delegazione di 23 Parlamentari di 14 Paesi, in gran parte provenienti da Paesi che devono ancora firmare il trattato, si è riunita a margine della conferenza e ha rilasciato una dichiarazione che denuncia le minacce nucleari, esortando i governi a firmare e ratificare il Trattato con urgenza. Anche la comunità finanziaria era presente e ha presentato in assemblea (con un intervento del Presidente di Etica Sgr) una dichiarazione congiunta di oltre 90 investitori, che rappresentano oltre 1.000 miliardi di dollari di asset in gestione, incoraggiando gli Stati a lavorare con la comunità finanziaria per rafforzare ulteriormente le norme e gli obiettivi del Trattato, anche ponendo fine ai rapporti di finanziamento con l’industria delle armi nucleari.


https://retepacedisarmo.org/2023/paesi-aderenti-trattato-messa-bando-delle-armi-nucleari-condannano-fermamente-dottrina-deterrenza/