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Basta violenza! Ponti e non muri in Palestina, unica via per la pace

COMUNICATO STAMPA

“ La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina! In questo mese di ottobre, dedicato alla preghiera del Rosario, non stanchiamoci di invocare, per l’intercessione di Maria, il dono della pace sui molti Paesi del mondo segnati da guerre e da conflitti”. (Papa Francesco all’Angelus di domenica 8 ottobre)“
“ Con l’instaurarsi di un rapporto di oppressione, la violenza è già iniziata. Mai nella storia la violenza è stata provocata dagli oppressi. … La violenza è iniziata da coloro che opprimono, che sfruttano, che non riescono a riconoscere gli altri come persone, non da coloro che sono oppressi, sfruttati e non riconosciuti”. (Paulo Freire, educatore brasiliano)


Pax Christi Italia con la sua Campagna “Ponti e non Muri” è da decenni impegnata a conoscere ed a riconoscere la durezza dell’ingiustizia che perdura in Israele e Palestina e che ha assunto da alcuni anni  la forma  di regime di apartheid che opprime gli arabi palestinesi musulmani e cristiani , come più volte denunciato dall’iniziativa dei cristiani locali “Kairos Palestina “  con documenti che abbiamo provveduto a tradurre ed a diffondere ed ora anche da Amnesty International.
Noi proseguiamo anche l’impegno ad una corretta informazione e narrazione degli eventi sul nostro sito bocchescucite | BoccheScucite – Voci dalla Palestina occupata
Abbiamo gruppi di pellegrini in partenza per quella terra per andare “tutti a raccolta “di olive in aiuto a quanti non possono permettersi neppure di raccogliere pacificamente le olive sui loro uliveti.
Non siamo dunque sorpresi da questi eventi tragici.
Noi conosciamo e frequentiamo la resistenza nonviolenta nelle parrocchie e nei villaggi che visitiamo, ma sappiamo che all’interno di un popolo oppresso vi sono modi diversi di pensare ed agire per il riconoscimento dei propri diritti che spettano al popolo palestinese, come a tutti i popoli, incluso il popolo israeliano.
Troppe volte abbiamo guardato altrove o tirato diritto pur vedendo il fratello ferito.
 Quando è Israele a violare quei diritti abbiamo preferito lasciar fare.
 Sull’impunità troppo a lungo praticata o tollerata si fonda il presunto diritto ad agire con mezzi illeciti pur di garantirsi una sicurezza non parimenti riconosciuta e garantita ad altri. E si è preparata la tragedia che oggi ci addolora.
Noi siamo cristiani radicalmente nonviolenti, come lo fu Cristo Gesù, di cui portiamo il nome.
Preghiamo ed invochiamo dunque l’immediata cessazione della violenza da entrambe le parti.
Come è stato ben detto: “ogni vittima per noi ha il volto di Abele”.
In questo anno anniversario della grande enciclica “Pacem in Terris” ricordiamo le quattro parole su cui si costruisce la Pace: Verità, Libertà, Giustizia, Amore.
Così sia anche nella terra che ha l’antico nome di Palestina, che per secoli fu abitata da popoli diversi e conviventi.


Firenze, 9 ottobre 2023
Pax Christi Italia