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«4 Novembre? Non è la nostra festa»

L’” Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università” ha pubblicato un documento nel quale si ricorda che in Parlamento procede l’iter che potrebbe portare all’istituzione del 4 Novembre come festa nazionale.
L’Osservatorio lo considera un ulteriore passo in avanti rispetto al processo di normalizzazione della guerra e di marginalizzazione della cultura della pace con l’esplicito scopo di:”sensibilizzare gli studenti sul ruolo quotidiano che le Forze armate svolgono”.
Si vorrebbe in tal modo “ far accettare supinamente alle nuove generazioni l’inevitabilità delle guerre eludendo ogni forma di riflessione critica sul tema”.
“ Noi vogliamo gettare finalmente la guerra fuori dalla storia” affermano dall’Osservatorio.
Chiara la loro denuncia di un processo “di militarizzazione delle nostre scuole, già molto avanzato, che cerca un appiglio nella storia passata attraverso l’esaltazione del 4 Novembre proprio nel momento in cui all’orizzonte si profila il terribile spettro di una guerra totale “.
Si aggiunge poi la considerazione preoccupante che l’attuale governo sta rispolverando il cosiddetto progetto della mini naja (40 giorni di servizio militare volontario), cui si accompagna una progressiva criminalizzazione dell’obiezione di coscienza nel contesto del conflitto in corso fa Russia ed Ucraina.
Per tutte queste ragioni l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università propone per il prossimo 4 novembre una giornata di mobilitazione, preceduto da un incontro nazionale online il prossimo 24 ottobre.
Per ulteriori informazioni e la lettura integrale del documento vai al link:
https://osservatorionomilscuola.com/2023/10/03/osservatorio-contro-la-militarizzazione-4-novembre-non-e-la-nostra-festa/