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Un tempo di riflessione per una spiritualità della Pace

Settimana di spiritualità presso la Casa della Pace di Pax Christi a Impruneta (FI) 14 – 18 luglio 2023

La settimana di spiritualità dal 14 al 18 luglio 2023 presso la Casa della Pace a Impruneta (FI) è stata vissuta dentro due importanti “segni”, quello della gratitudine e della riconoscenza per Gianni Novello (già componente del Comitato Esecutivo di Pax Christi internazionale) e per la teologa Maria Soave Buscemi, e quello dell’amarezza e del pianto, a causa della morte di monsignor Luigi Bettazzi, 99 anni (mancato il 16 luglio 2023), una delle figure più eminenti e carismatiche del nostro tempo, ultimo padre conciliare italiano, presidente emerito di Pax Christi, già Vescovo ausiliare di Bologna e per lunghi anni Vescovo di Ivrea, città dove molti di noi si sono poi recati per portargli un ultimo saluto in un Duomo gremito, dove le sue spoglie sono state poi tumulate. Siamo ancora troppo sconvolti da questo grave lutto, per poter dire tutto ciò che abbiamo meditato nel nostro cuore in questi giorni, ma il messaggio è chiaro: dobbiamo seguire il suo esempio e l’amore che mons. Bettazzi ha sempre donato così copiosamente alla Chiesa. Una Chiesa costruttrice di pace, al servizio degli ultimi e dei poveri, profeticamente ispirata dal dialogo e dalla solidarietà, coraggiosa, come coraggioso è stato “don Luigi” nel portare in molte nazioni del mondo il suo impegno per la Pace. Un impegno che lui desiderava fosse condiviso dai credenti come pure dai non credenti, anche in Italia, visto che esiste un “ripudio della guerra” che sta nella nostra Costituzione (laica) e un “ripudio della guerra” che troviamo nel Vangelo, a cui i cristiani devono sempre rimanere fedeli. La vita di mons. Lugi Bettazzi ci ha indicato un “cammino sapienziale”, come sapienziale ci auguriamo sarà, la direzione che la Chiesa ora dovrà percorrere in questa seconda fase italiana del “Cammino sinodale”.

La Chiesa di Santa Croce in Firenze:

un viaggio inedito nel mondo delle “contraddizioni umane” per comprendere e amare ancora di più la Pace

Grande riconoscenza e gratitudine anche all’amico di Pax Christi Carmine Campana, per la sua “lettura inedita” della Chiesa francescana di Santa Croce in Firenze, e al prof. Giuseppe De Micheli, già Segretario Generale dell’Opera di Santa Croce.

Entrambi ci hanno fatti entrare nel cuore di uno dei siti più amati in Italia, a motivo della ricchezza del suo patrimonio artistico e dei suoi monumenti. Il nostro viaggio per la Pace è cominciato qui, in questa splendida chiesa che raccoglie tutte le contraddizioni umane, comprese quelle della città di Firenze di quel tempo (1294), tra conflitti e guerre fratricide, tra famiglie guelfe e ghibelline e banchieri fiorentini bramosi di profitti: i Bardi e i Peruzzi, che all’epoca finanziarono con tonnellate di fiorini d’oro la guerra dei Cent’anni tra Francia e Inghilterra. Banchieri intraprendenti ma poi falliti e ridotti in povertà, perché Edoardo III d’Inghilterra, uno dei principali responsabili di questa guerra, non seppe onorare il suo debito. Risultato: traffici commerciali distrutti, fame e una depressione economica spaventosa a danno del popolo, causata da un capitalismo d’assalto che mandò intere nazioni europee in rovina e che oggi – purtroppo – cerca di “parlare la stessa lingua”.

Per fortuna, in mezzo tanta spregiudicata umanità … ci ha lasciati ancora stupefatti il messaggio spirituale e di speranza di San Francesco, e quello di Santa Croce, che all’epoca consentì anche al popolo (in gran parte analfabeta) di comprendere e amare la Sacra Scrittura attraverso il linguaggio dell’arte e una lettura popolare della Bibbia “ante litteram” (come vedremo dopo con l’apporto di Maria Soave Buscemi), che nel 1300 si presentava ai fedeli con questa chiesa totalmente affrescata.

Santa Croce si trova 5 metri sotto il livello del fiume Arno e nei secoli ha subito oltre 70 alluvioni, l’ultima nel 1966. Gli studiosi sostengono che presso quest’Opera, oltre alle tombe e ai monumenti accessibili, dedicati a grandi personaggi come Michelangelo, Galileo, Rossini, Foscolo, ecc., siano sepolte (nel sacrario e in alcune sue parti non aperte al pubblico) oltre 15.000 persone, gerarchi fascisti compresi.

Infiniti i collegamenti tra culture contrapposte, quella del “Principe” del Machiavelli (anche lui sepolto in questa chiesa), che indica un modello cinico di principato, disposto a compiere atrocità, ora lupo, ora leone, e capace all’occorrenza di mascherarsi anche da “agnello”, e quello invece del “Principe cristiano” di Erasmo da Rotterdam, desideroso di costruire l’Europa dei popoli (non delle nazioni). Una risposta “mistico-politica” che durante questa settimana di spiritualità, passando anche dal Machiavelli e da Erasmo da Rotterdam, racconta ancora oggi a tanti uomini liberi, di un principe “altro”, pronto a rinunciare se il suo contributo non dovesse prefiggersi di raggiungere il “bene comune”.

Tavola di San Francesco in Santa Croce – Intorno al Santo sono raccontati i miracoli e i momenti più salienti della sua vita (il disprezzo del denaro, lo schierarsi con i poveri, l’aiuto ai lebbrosi ….)

Carmine Campana Ha accompagnato come guida turistica gli amici di Pax Christi, nelle chiese di Firenze: Santa Croce e di San Miniato al Monte

prof. Giuseppe De Micheli – già Segretario Generale dell’Opera di Santa Croce, ha percorso l’itinerario religioso e civico di Santa Croce. Otto secoli di storia, da San Francesco, Dante e Giotto, fino alla sua anima più recente. Un Opera che parla della nostra identità nazionale

“L’unico potere è il servizio: un abbraccio della nostra vita con il Vangelo di Giovanni”

È il titolo dato a questa settimana di spiritualità da Maria Soave Buscemi, biblista milanese, naturalizzata brasiliana, missionaria laica “fidei donum”, che da anni cammina a fianco delle donne e dei popoli latino americani. Maria Soave da tempo su indicazione della CEI forma i missionari italiani in partenza per l’America Latina. Educatrice, ha coinvolto i partecipanti a questa settimana di spiritualità anche col canto e la preghiera, usando come metodo la “lettura popolare della Bibbia”, invitando tutti a diventare animatori di “circoli biblici”, a riappropriarci del testo sacro adottando questa forma di lettura innovativa delle Sacre Scritture. Maria Soave ha chiesto ai partecipanti di mettersi in gioco, in relazione … e “in cerchio”, per facilitare l’incontro tra gli sguardi, perché: “nessuno è così ricco che non abbia nulla da ricevere e nessuno è così povero che non abbia nulla da dare”.

Questa esperienza ci ha permesso come lo scorso anno, di analizzare il testo biblico facendo nostri importanti elementi, spesso trascurati, come quelli della realtà storica, economica, sociale, politica e religiosa del tempo. A volte ci siamo imbattuti in passaggi che potremmo dire “alterati”, e la domanda emersa durante le lezioni è spesso stata: a chi giova?

Da questo lavoro di incontro, condivisione e accoglimento, di lettura e rilettura, pian piano, ci siamo appropriati del testo e interrogati dunque su cosa realmente volessero comunicarci i personaggi biblici, quando e perché, persino cosa non hanno detto, quali sono stati “i silenzi”, o chi è stato silenziato.

Questa esperienza ci ha portati a comprendere quali sono le “situazioni” che i personaggi vivono, come si è comportato e cosa ci ha insegnato Gesù, fino ad arrivare a pregare sul testo tutti insieme. Affiora allora dai ragionamenti anche il “ruolo femminile” troppo spesso dimenticato, escluso dalle dinamiche dei protagonisti della Bibbia, messo ai margini a causa di una cultura marcatamente patriarcale che spesso ha lasciato poco spazio alle donne, le quali invece possono offrire al testo importanti risvolti sia umani che spirituali.

La preghiera quotidiana

La preghiera quotidiana guidata da Gianni Novello, spesso realizzata tra i cipressi e gli oliveti che attorniano la Casa per la Pace, immersa nel suggestivo contesto della campagna fiorentina, ha favorito la creazione di un clima davvero sereno e fraterno. Sono stati scelti spesso brani del Vangelo, ma anche testi provenienti da “altre culture” o da grandi testimoni del pensiero non violento: Frère Roger (di Taizè), San Francesco (capace di “riparare la nostra Chiesa e tanti nostri cuori in ricerca), Madeleine Delbrel (al fianco degli operai francesi segnati dalla povertà), Giorgio La Pira (che da sindaco suscitò iniziative di pace in Firenze di vocazione mondiale), Gilal al-Din Rumi (poeta mistico persiano del 1200). Preghiere brevi, semplici, accompagnate dalla riflessione di tutti, con il pensiero e il cuore sempre rivolto a mons. Luigi Bettazzi, grande amico e credibile “costruttore di Pace”.