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Sul crinale apocalittico una cordata pacifista per la salvaguardia del Creato  

Norberto Julini

Tre giorni a Genzano di Pax Christi e Focolari per approfondire le ragioni per una resistenza alla cultura egemone della guerra.

La tre giorni di approfondimento e dialogo che si è svolta dal  23-25 Giugno 2023 a Genzano di Roma presso il Monastero delle suore agostiniane è nata dall’esigenza di un dialogo aperto sul senso del nostro impegno davanti ad uno scenario dominato dall’accettazione passiva della guerra e della necessità del riarmo che va in direzione contraria alle esigenze di una radicale conversione ecologica. 

Il programma è stato messo a punto dal Gruppo di lavoro Economia Disarmata del Movimento dei Focolari Italia e da  Pax Christi Italia. 

Il 24 febbraio 2022 ha segnato una volta epocale. Ci siamo resi conto che coloro che, fino a poco tempo addietro, si erano sottratti ad un confronto sulle strategie industriali di riarmo in Italia con la scusa di non essere preparati ad una questione definita tecnica e “di nicchia”, non hanno esitato un attimo ad abbracciare la narrazione di uno scontro tra democrazie occidentali e autocrazia orientale che obbliga l’Europa ad agire senza alcuna distinzione dalla strategia della Nato per incrementare la fornitura di armi sempre più letali a favore del governo ucraino, accettando la possibilità dell’escalation bellica fino all’uso delle bombe nucleari tattiche. Siamo di fatto in guerra e gli analisti più attenti prevedono, prima o poi, l’impiego delle nostre forze armate. 

Davanti a tale realtà siamo destinati a restare velleitari? Le citazioni di Francesco, Mazzolari, Milani, La Pira, ecc. sono solo consolatorie? 

Alex Langer ci aveva avvertito dell’inevitabile attrazione della logica della guerra giusta in assenza di soluzioni alternative e preventive a livello politico. 

La “tre giorni” è stata  l’occasione per lasciarci interrogare dalle ragioni della nuova egemonia della guerra che ricalca una retorica da 15-18 mai seriamente rimossa nella nostra cultura prevalente che, alla fine, conduce a ritenere “utile” la strage sul fronte. 

Massimo Borghesi, professore ordinario di Filosofia morale presso Università di Perugia, ha illustrato la prospettiva di Francesco su pace e guerra. Essa è lungimirante e realistica, ma poco compresa : “ Il mondo cattolico organizzato non lo capisce . E’ un Papa solo , ancorchè rispettato e seguito dalla gente comune. Questo mondo destabilizzato , senza trattati , senza agenzie internazionali operative , salvo l’alleanza militare della NATO , in corso di riarmo accelerato , ha bisogno di una mobilitazione dei movimenti popolari per “scuotere il palazzo” , di una diplomazia dal basso. Dentro e fuori la Chiesa perché noi non possiamo lasciare solo Papa Francesco.” 

Maurizio Simoncelli, Vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo (IRIAD), autore, tra l’altro, di  “Terra di conquista (ambiente e risorse tra conflitti e alleanze)” CittàNuova 2020, parlando di Geopolitica, la Nato e possibilità di una politica europea di pace ha descritto  un mondo destabilizzato dalla contesa esasperata  per le risorse residue del pianeta sul cui scenario si affollano molti competitori , i BRICS, mentre declina il monopolio strategico dell’impero statunitense e nuovi risorgenti imperialismi attingono a memorie nefaste di loro precedenti imperialismi: Russia, Turchia, Cina. Sono 110 i conflitti in atto. 
C’è poca informazione..C’è saturazione e indifferenza. Anche sul cambiamento climatico.. E invece siamo preoccupati di produrre più armi, altro che transizione ecologica per evitare la catastrofe e causare secondo alcune stime almeno 2 miliardi di profughi climatici fra 20 anni. 
La sicurezza militare per salvare il pianeta è irrealistica.  
Esercito europeo? Solo finanziamenti alle loro industrie armiere, compresi i fondi PNRR. 
Che fare? la Società civile si faccia sentire.  Lavorare alla  mobilitazione del 30 settembre su un fronte ampio di questioni “Insieme per la Costituzione” perché tutto è connesso. Anche la finanza mondiale debitrice /creditrice va disarmata (Ramonet): le sanzioni finanziarie sono armi.  La Campagna contro le Banche Armate ha un certo successo. Proseguire. 

Carlo Cefaloni dei Focolarini e Franco Dinelli del Centro Studi di Pax hanno riflettuto sulle tesi che legittimano la guerra. 
Oggi sapere le cose non significa  agire per  il cambiamento, ma rassegnarsi. Interiorizzare la sconfitta del pacifista , come diceva La Pira e accontentarsi della “magra consolazione delle prediche.” 

Dobbiamo essere competenti e propositivi  di fronte alla maggioranza dell’ intelligenza cattolica che giustifica  l’invio delle  armi. 
Dobbiamo incidere sulle finanze che alimentano le armi. 
Crosetto produce, compete e vende.  Il resto non conta.
Il  sistema stesso  vuole la guerra proprio come strumento di risoluzione delle controversie internazionali: l’esatto contrario di quanto scritto in Costituzione. 

Dinelli annuncia la prossima pubblicazione del testo “La nonviolenza di Gesù . Operare la pace secondo i vangeli” , parte del documento di pax Christi international sul tema.  

Proprio con riguardo al dilemma della nonviolenza don Nandino Capovilla della Campagna Ponti e non Muri  ha descritto come venga affrontato dalla popolazione  palestinese che vive da decenni sotto occupazione militare ed in una situazione ormai riconosciuta come di autentica Apartheid. Esemplare la storia del villaggio di At-Twani che ha fatto della sua impegnativa e sofferta scelta della nonviolenza lo scudo interiore della propria resistenza.  

Wasim  Damash ha raccontato  della condizione di palestinese in diaspora con la pacatezza ironica di chi sa di avere ragione e diritti dalla propria parte.  

Carlo Tombola fondatore di  The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo,  ha spiegato il complesso militare industriale in Italia e i nodi della riconversione economica. Ha richiamato l’esigenza di avere un metodo politico razionale e saper scegliere dove possiamo vincere. Per questo serve la ricostruzione del personale politico : il Mondo cattolico aveva buone esperienze. Abbiamo temi comuni con i lavoratori : costruiamo alleanze. 
 
E proprio sulle alleanze con i lavoratori , spesso in conflitto con le stesse rappresentanze sindacali , Domenico Palermo con Cinzia Guaita (Comitato riconversione Rwm) e  Alberto Valleriani (Rete tutela Valle del Sacco) hanno raccontato  i casi del Sulcis Iglesiente e della Valle del Sacco dove sono  impegnati nella  transizione ecologica e riconversione economica su territori fortemente compromessi da attività che per decenni ne hanno devastato l’ambiente naturale, umano e sociale.  

 La “tre giorni “ si è chiusa con una riflessione condotta da  Don Mario Zaninelli sull’esperienza mistica e politica insieme di Thomas Merton che denunciò con forza profetica l’apocalisse nucleare e l’idolatria della bomba fin dagli anni ‘50/’60. 

Tante indicazioni per riflettere, studiare, aumentare competenze e proseguire con coerenza a sostegno di campagne già avviate come quella di Banche Armate da boicottare, Italia Ripensaci e aderisci al bando delle armi nucleari, Scuole disarmate e smilitarizzate invece delle convenzioni fra le stesse e le forze armate che puntano a diventare agenzie educative per preparare ad arruolamenti e mobilitazioni giovani menti che sono state convinte  a  dare legittimazione alla guerra dentro alla storia umana. 

A nome di Pax Christi ho espresso la nostra soddisfazione per il cammino “sinodale” compiuto con i fratelli Focolarini nel corso di questi giorni , per prepararci con competenza , passione e fraternità a procedere in “direzione ostinata e contraria “ per adempiere all’unico compito che Dio ha affidato all’uomo, riassumendo in esso tutti gli altri: quello della pace.