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Pax Christi Napoli – Convegno su don Tonino

“Alla riscoperta dei volti… profeti di speranza” è stato il tema del convegno svoltosi a Napoli il giorno 11 maggio per ricordare don Tonino Bello, a trenta anni dalla morte, convegno organizzato dalla Chiesa di Napoli, dalla Sezione S. Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Sono intervenuti il vescovo di Molfetta Domenico Cornacchia, il presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica Nunzio Galantino, lo storico Ulderico Parente. Hanno fatto seguito le testimonianze di Trifone Bello (fratello di don Tonino), di Giancarlo Piccinni (presidente della Fondazione Don Tonino Bello), di Renato Brucoli (direttore del settimanale diocesano al tempo di don Tonino) e le conclusioni dell’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia.

Importante è stato il richiamo di mons. Galantino a non cadere in una facile retorica su don Tonino che non contribuisce a ridurre la distanza della Chiesa dai processi storici in atto. Egli ha mantenuto la dimensione profetica in una dimensione politica, senza cadere nel collateralismo e senza togliere la “riserva escatologica”. Perché solo una Chiesa così diventa “ala di riserva dell’umanità”.

Dopo l’excursus dello storico e dopo le significative testimonianze, nelle conclusioni don Mimmo Battaglia ha richiamato l’importanza di una Chiesa capace di sognare, perché altrimenti essa è solo apparato. E di fronte alla solitudine e alla stanchezza, che certe volte sembrano prevalere nella nostra vita, l’arcivescovo di Napoli ha affermato che don Tonino, il quale certamente ha conosciuto entrambe, una risposta ce l’aveva: esse possono essere vinte facendo vuoto di potere per generare servizio.