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EireneFest: Roma nonviolenta

Una Roma colorata, profumata di nonviolenza e di incontri, di relazioni e di intrecci. Si è conclusa ieri la seconda edizione di Eirenefest, il festival del libro per la pace e la nonviolenza, promosso oltre venti realtà editoriali e associative, tra le quali anche Pax Christi e Mosaico di pace come media partner.

Tantissimi seminari, incontri, dialoghi, spettacoli teatrali e laboratori disseminati tra vari luoghi-simbolo (librerie “resistenti”, spazi museali, casa umanista…) del quartiere San Lorenzo per dare voce alla pace e alla nonviolenza, in un tempo disseminato da odio e da rancore, incupito da una guerra che va avanti da oltre un anno e dall’ombra nera della possibile guerra atomica. La Pace possibile, quella per cui è vissuto don Lorenzo Milani – il Festival si è concluso nel giorno del centenario della sua nascita, con un evento a lui dedicato – è incompatibile con le armi e con le guerre.


Nell’ambito di Eirenefest, Pax Christi ha promosso una tavola rotonda – “L’attualità della Pacem in terris” – moderata da Fabrizio Truini, con Luciana Castellina e Raniero La Valle, amici e compagni di strada dal 1947. I protagonisti di una lunga stagione della Storia italiana hanno riletto la Pacem in terris, documento cardine del nostro essere “costruttrici e costruttori di pace” raccontando ai presenti la stagione aurea di Giovanni XXIII. Cosa ha rappresentato ieri l’enciclica della pace e del ripudio della guerra e come è stata accolta da ambienti credenti e non credenti? Cosa è oggi, quali percorsi indica e, soprattutto, cosa può dire al futuro?

Spazio a voci resistenti al femminile, quello invece promosso da Mosaico di pace, in collaborazione con Donna Reporter, moderato da Rosa Siciliano. Da donne a donne. Da donne vittime – di guerre, di stupri etnici, di stereotipi e poteri – a donne costruttrici di pace. Nella bella libreria Antigone, Marcella Orsini, Fiorenza Carollo, Elena Pasquini, Parisa Narazi, hanno partecipato alla tavola rotonda su “Costruttrici di pace” e raccontato di donne e del loro impegno in favore dei diritti umani e della dignità di ciascuna e ciascuno. Le relatrici hanno raccontato di creatività e di resistenze in luoghi guerra, di violenza inenarrabili e di fermezza nella denuncia e richiesta di tutela e libertà. Dal Camerun alla Colombia, dalla Burika Faso all’Iran: racconti, storie, intrecci. E prospettive. Parole chiave? Sogno, partecipazione, consapevolezza, creatività. E capacità di rompere la catena dell’odio e del rancore. (per approfondire, cfr. Dossier di Mosaico di pace:
https://www.mosaicodipace.it/index.php/archivio/2023/febbraio-2023/dossier-febbraio-2023.


Pax Christi ha partecipato, inoltre, alla costruzione e allo svolgimento dell’evento: “Demilitarizzare la scuola. La Scuola laboratorio di pace”, occasione per riflettere e confrontarsi con la necessità di una scuola che sia laboratorio di nonviolenza e di buone relazioni e che non presti spazi e risorse alle Forze Armate. All’evento, moderato da Annabella Coiro, sono intervenuti Antonino De Cristofaro, Michele Lucivero, Antonio Mazzeo, Lorenzo Perrona e Rosa Siciliano, in dialogo con Paola Rossi e Paola Ilari, Assessore Scuola dei Municipi 2 e 3 del Comune di Roma. Presenti anche diversi ragazzi, attenti, costruttivi, dialogici. Tutti insieme per enucleare e riflettere sugli elementi di guerra a scuola, impliciti ed espliciti (il linguaggio, la relazione educativa, gli spazi, la storia, le armi, le parate) e sul ruolo della Scuola come laboratorio di pace e di nonviolenza. L’evento è stata occasione per presentare i due volumi di “La Scuola laboratorio di pace”, atti dei convegni CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica) svolti in tutta Italia.


Info su tutto il programma di Eirenefest: www.eirenefest.it