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ARMI, ARMI, ARMI…SPESE MILITARI 2022: Record storico. COSE DA ” FUORI DI TESTA”!

Tutte risorse sottratte al ” bene comune”.

Le richieste della Campagna Internazionale contro le spese militari:

  • cambiare rotta e concentrarsi su tagli rapidi e profondi alle spese militari, che alimentano la corsa agli armamenti e la guerra
  • smilitarizzare le politiche pubbliche, comprese quelle destinate ad affrontare la crisi climatica
  • attuare politiche incentrate sull’umanità e sulla sicurezza comune, che proteggano le persone e il pianeta e non l’agenda del profitto delle industrie delle armi e dei combustibili fossili
  • creare strutture di governance e alleanze basate sulla fiducia e la comprensione reciproca, sulla cooperazione e sulla vera diplomazia, in cui i conflitti vengono risolti attraverso il dialogo e non con la guerra.

Basta alla politica sempre più prona ad una cultura di guerra, ad una economia sempre più armata a discapito dei più deboli e a discapito della pace! Prima che sia troppo tardi.

Se non abbiamo la forza di dire che le armi non solo non si devono vendere ma neppure costruire, rimarremo lucignoli fumiganti invece che essere ceri pasquali” (don Tonino Bello)

Qui il link della iniziativa:
https://retepacedisarmo.org/2023/spese-militari-record-storico-serve-inversione-tendenza-mitigare-minaccia-crisi-climatica/

Ricordando, e facendo nostre, le gravi parole di papa Francesco: «Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!», e ancora “altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti, un modo ormai globalizzato, e di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura è già in atto, grazie a Dio ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare» (Sole 24ore, 24 marzo 2022 – https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AE3ceWMB)