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Lettera per il Sinodo tedesco

Mauro Castagnaro

Cari fratelli e sorelle della presidenza del Cammino sinodale della Chiesa tedesca, vogliamo prima di tutto far giungere a voi, e attraverso di voi a tutti i delegati e a tutte le delegate del Cammino sinodale e a tutti i membri della Chiesa cattolica che cammina in Germania, un caloroso saluto fraterno e sororale.

Siamo gruppi, associazioni, comunità cattoliche di base e realtà interreligiose italiane che guardano con interesse e speranza al processo sinodale in corso nella Chiesa tedesca.

Esso, prima di tutto, dimostra che la vostra Chiesa è vitale e vuole reagire alle difficoltà e alle sfide dell’annunciare il Vangelo in modo credibile oggi, a cominciare dalla necessità di “guarire” quella prassi ecclesiale che ha permesso gli abusi sessuali sui minori commessi da membri del clero, le coperture garantite dalla gerarchia agli autori e il disinteresse, quando non il disprezzo, dell’istituzione ecclesiastica per le vittime, affrontando questi scandali con coraggio, trasparenza e verità. E cercando di andare alla loro radice, attraverso la riflessione su “Potere e divisione dei poteri nella Chiesa – Partecipazione comune e progettazione missionaria”, “Vita sacerdotale oggi”, “Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa” e “Vivere in rapporti che funzionano – Vivere l’amore nella sessualità e nel rapporto di coppia”.

Certo alcuni tratti tipici della Chiesa italiana (l’abitudine a considerarsi il centro e il metro di misura della cattolicità, la sua influenza sulla politica e sui mass media, la presenza di un consistente cattolicesimo “culturale”, la relativa abbondanza di preti, il clericalismo diffuso, la scarsa formazione teologica del laicato, ecc.) fanno sì che tra noi prevalgano l’ignoranza e l’indifferenza verso il processo sinodale tedesco. E non manca chi lo guarda con sospetto. Tuttavia cresce anche in Italia il numero dei credenti che comprendono come sia ormai necessario superare i silenzi e le complicità nei casi di pedofilia da parte di ecclesiastici, l’esclusione delle donne da tutti i ruoli ecclesiali, una visione della sessualità non in grado di dar conto della molteplicità dell’esperienza umana, relazioni di potere inadeguate alla sensibilità moderna e fonte di gravi abusi, una gestione poco trasparente delle proprie finanze, un modello di Chiesa autoritario, escludente e passivizzante, incapace di testimoniare l’amore senza condizioni del Dio cristiano e di dire una parola rilevante per la società oggi, soprattutto di fronte alla crisi pandemica ed economica.

Purtroppo questa critica si traduce più nell’abbandono della comunità ecclesiale che in un impegno riformatore, sebbene non manchino gruppi attivi e ne nascano di nuovi soprattutto espressione della matura autocoscienza ecclesiale di donne e persone lgbt. Le inchieste d’opinione e le ricerche sociologiche, infatti, mostrano chiaramente l’insoddisfazione della maggioranza dei cattolici e delle cattoliche italiane, soprattutto dei giovani, la cui partecipazione alla Chiesa ha registrato un vero crollo nell’ultimo decennio.   

Vi siamo, perciò, grati, fratelli e sorelle della Chiesa cattolica della Germania, perché affrontate apertamente questioni che riguardano anche le Chiese degli altri paesi, compreso il nostro. Con la vostra vita di fede, la vostra elaborazione teologica e il vostro sforzo di comunicare il Vangelo in un mondo mutevole, anche percorrendo con audacia cammini nuovi, vi fate carico di “dare ragione della propria speranza” (1Pt 3, 15) di fronte all’opposizione e alla diffidenza che il vostro percorso sinodale suscita in alcuni ambienti anche ecclesiali. Ci appare, infatti, del tutto positivo il dibattito nella Chiesa, anche tra posizioni diverse, quando condotto facendosi sempre reciprocamente credito di buona fede, sviluppato con profondo rispetto della ricerca comune di essere quanto più possibile fedeli al Vangelo di Gesù e guidato dal motto “In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas” (“unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità in tutte”). Ci sconcertano e ci scandalizzano, invece, le accuse sbrigative e sprezzanti che vengono rivolte al vostro Cammino sinodale, anche da alti esponenti della Curia romana, utilizzando con superficialità parole gravi come “eresia” e “scisma” e ignorando le precise regole che esso con responsabilità si è dato per distinguere quanto rientri nella competenza decisionale delle Chiese locali o nazionale e quanto invece esiga un discernimento e una decisione della Chiesa universale. Ci pare che esse nascondano la volontà di non affrontare seriamente la piaga degli abusi e mostrino la scarsa comprensione della necessità di cambiamenti strutturali della nostra Chiesa se oggi si vuole annunciare in modo credibile il Vangelo nelle società europee, col rischio altrimenti di trasformarla in una setta, magari grande, prigioniera di un’idea fossilizzata della tradizione che la riduce a ripetizione di formule dottrinali frutto di culture e contesti storici del passato e oggi non più comprensibili né significative. Ci ferisce lo svilimento e la smentita nei fatti della comunione da parte di chi la invoca.

La vostra riflessione, il vostro discernimento, il vostro travaglio sono dunque preziosi anche per noi, convinti che dal vostro processo sinodale possiamo trarre ispirazioni, consapevoli che la sua fatica è fatta anche in nome nostro e  coscienti che la passione dei cattolici e delle cattoliche della Gerrmania beneficierà anche le altre Chiese nazionali.

Possiate voi, cattolici e cattoliche di Germania, non sentirvi soli. Noi siamo uniti a voi.

Febbraio 2023

Adista, Cammini di speranza, Centro interconfessionale per la pace (Cipax) Comunità cristiane di base (Cdb), Coordinamento 9 marzo-Milano, Decapoli. Laboratorio di formazione al Primo Annuncio-Milano, Donne per la Chiesa, Fraternità Archè-Milano, Il faro-Pistoia, Il gibbo-Gubbio, La tenda di Gionata, Noi siamo Chiesa, Noi siamo il cambiamento-Milano, Ordine della sororità di Maria SS. incoronata, Pax Christi, Per una Chiesa diversa-Gubbio, Ponti da costruire-Campania, Pretioperai, Progetto adulti cristiani lgbt, Progetto giovani cristiani lgbt+, 3VolteGenitori.