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Siria. Il principale quotidiano italiano si affida alle parole di un “attivista” di al-Qaeda

di Marinella Correggia

Il 7 febbraio, il principale quotidiano italiano, il Corriere della sera (vedi screenshot allegato) (https://www.corriere.it/politica/23_febbraio_07/diktat-zein-figlia-assad-attenti-non-aiutate-quelle-zone-b634c388-a732-11ed-b9c4-8c4ac5be6a91.shtml ) scrive: “Le scosse, i morti, il buio, il gelo, la fame, la paura. E Assad. Delle sette piaghe della Siria, l’ultima è la peggiore (…) Poche ore dopo il terremoto, quando ancora si alzavano colonne di polvere dalle case distrutte, mentre la gente scavava a mani nude per estrarre cadaveri e feriti, l’esercito siriano ha bombardato. Raid e bombardamenti su Marea, nel nord-ovest della Siria, 25 km a nord di Aleppo. Un attacco veramente insensibile e atroce”, denuncia il governo britannico”.

Ma chi lo dice? Con quali prove?

Ecco: la denuncia parte, per sentito dire (relata refero), da Middle East Eye (Mee), un media finanziato dal governo del Qatar, l’unico Paese arabo che non ha inviato solidarietà alla Siria dopo il terremoto e che negli ultimi anni è stato il più determinato a sostenere politicamente e in armi i gruppi islamisti (insieme ai Paesi occidentali e alla Turchia).

E qual è la fonte di Mee per la sua denuncia (https://www.middleeasteye.net/news/syria-earthquake-government-bombed-areas-hit-disaster )?  Dice l’articolo: “Fonti siriane e politici britannici”. Scartando queste ultime, geograficamente un po’ distanti, restano le “fonti siriane”.

Tra queste, una “fonte militare”: l’aggettivo nasconde il fatto che Marea è da tempo controllata da Ahrar al Sham, parte del Fronte al Nusra, organizzazione qaedista, classificata internazionalmente come terroristica.

Il Mee ha citato anche una cosiddetta “fonte civile” che avrebbe sentito gli spari. Si tratta di Mamoun al-Khatib, descritto come un “attivista che vive a Marea”. Nella zona controllata dai terroristi, è abbastanza facile immaginare chi sia un attivista.

Nello stesso articolo, Mee rimanda ingenuamente a una notizia evidentemente sgradita al Qatar: “L’UE segnala la sua disponibilità a lavorare con il governo di Assad”. Una possibilità che andava stroncata sul nascere, evidentemente.

Forse non molti ci hanno creduto (il Corriere della sera sì). Nel programma Nessun luogo è lontano, su Radio24 (https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/luogo-lontano/puntata/trasmissione-08-febbraio-2023-160930-AEa4bwjC ), dal Libano, un giornalista non amico del governo siriano spiega di aver chiesto a persone affidabili sul posto, a Marea, e nessuno aveva sentito parlare dei bombardamenti.

C’è anche un altro aspetto: la zona intorno a Marea è controllata da diverse fazioni curde e non ci sono truppe dell’Esercito nazionale siriano.

È dignitoso che il Corriere della sera riporti le affermazioni di un attivista di Ahrar al Sham che senza fornire prove o indizi si rivolge al megafono del Qatar?