Pronto il numero di marzo di Mosaico di pace. Alex Zanotelli, direttore responsabile della rivista, nell’editoriale ci inviava a seguire papa Francesco nella proposta di costruzione della pace: obiettiamo, tutti, alla guerra e alla logica delle armi, con la scelta nonviolenta dell’obiezione di coscienza: abbandonando le banche armate, sostenendo gli obiettori di coscienza nell’attuale guerra, informandoci.

Prosegue la nostra “Parola a rischio” con la presentazione di realtà comunitarie che vivono la “Parola”, che ne rappresentano prassi di vita comune e di fioritura di parole e Parola, di vita e di relazioni. Questo numero è dedicato alla comunità di San Benedetto al Porto legata alla testimonianza e alla persona di don Gallo.

E il dossier apre un percorso editoriale che, ispirato alla PACEM IN TERRIS, di cui quest’anno ricordiamo il sessantesimo anniversario, rilegge oggi i pericoli alla pace e alla sopravvivenza: “La Pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio” (Pacem in terris, 1). Se sessant’anni fa la minaccia all’ordine dell’universo era decifrata nell’incubo nucleare della Guerra Fredda, oggi al pericolo della escalation nucleare nello scenario della guerra fredda del nuovo millennio si aggiunge la catastrofe ecologica di derivazione antropocenica. Terra, acqua, aria e fuoco sono gli elementi vitali della creazione e della vita. Sono il nostro punto di partenza per rileggere la Pacem in Terris e la contemporaneità”.

Abbiamo spazio, inoltre, per l’Autonomia differenziata con Nicola Colaianni, per Africa e Congo con John Mpaliza, per mafia e antimafia con Umberto Santino, per serie Tv come “Mare fuori” con i giovani, per povertà con Caritas Italiana. E tanto altro ancora.

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