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Primo gennaio 2023, Bologna – VII Marcia della pace e dell’accoglienza

Il primo gennaio 2023, si è svolta a Bologna, una grande manifestazione per la pace, a cui hanno partecipato circa tremila persone. Si è “marciato” con fiaccole (che volevano simboleggiare l’impegno di ciascuno per la pace) da Piazza Nettuno a piazza Lucio Dalla (piazza, alla prima periferia della città).

“Oggi è una giornata importante perché 75 anni fa entrava in vigore la nostra Costituzione che ripudia la guerra”. “Dobbiamo continuare a ripudiare la guerra, ovunque e da tutte le parti del mondo – ha detto il  vescovo don Matteo – e pensare a dar forza a tutti gli strumenti sovranazionali”. “Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per risolvere tutti i conflitti. Il rischio è che la guerra si esternalizzi, ci sono delle guerre che non sappiamo più quando sono iniziate. In Somalia è dal 1992 che c’è la guerra”.
La pace è l’unica parte, altrimenti tutto è contro. Non abituiamoci alla guerra. Nel 1923 nasceva don Lorenzo Milani e a Barbiana c’è ancora la scritta “I care”. Continuiamo a dire: non ce ne freghiamo, ma continuiamo a interessarci”.

All’ inizio in piazza Nettuno ci sono stati gli interventi oltre del vescovo, e quelli delle altre confessioni religiose oltre a quello del vicesindaco.

Al termine in piazza “Lucio Dalla” vi sono state le parole appassionate di Sohyla Arjmand (Donne per Nasrin): “l’Iran oggi è arrivato a sparare ai suoi propri bambini!”

Poi è la volta Maurizio Landini che dice, in modo appassionato, che non vogliamo solo fermare la guerra, ma CANCELLARLA. L’Europa deve diventare luogo di costruzione della pace, ma ci sono i grandi poteri economici dietro la guerra, la lotta per le risorse energetiche: va cambiato il modello sociale, occorre mettere al centro la persona e dare valore al lavoro.

Il tema dei grandi poteri economico/finanziari è stato ripreso da don Davide Marcheselli, missionario in Kivu (RdC), che racconta del neocolonialismo e delle battaglie di molti abitanti che si vedono strappare la terra dalle imprese minerarie cinesi alla ricerca di oro. Terre lontane, ma collegate a noi, affamati come siamo di materie prime necessarie alle nostre tecnologie digitali, a partire dal coltan.

Ha concluso la manifestazione l’intervento di don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans: per ricostruire la pace occorre ricostruire la giustizia e la fraternità. Non possiamo considerare normale che la gente muoia in mare o che venga salvata per essere riportata in Libia. Non sono le navi delle ONG a creare scandalo nel Mediterraneo, ma quelle della guardia costiera libica, finanziate e allestite dall’Italia. “Noi che combattiamo la mafia in casa nostra, come possiamo sottoscrivere accordi con persone appartenenti, come è stato dimostrato, alla mafia libica?“

 Sulle pagine di YuoTube del Punto pace Bologna potete vedere le interviste video realizzate durante la marcia da Giuseppe (Punto Pace Bologna)

Interviste a Maurizio Landini, a Dario Puccetti e don Mattia Ferrari https://youtu.be/xPjEp7nBgNA (video di 8 minuti)

Alcuni momenti della marcia (9 minuti, montaggio di foto e video)  https://youtu.be/SRpZZFAy9xw  

Gli interventi in Piazza Lucio Dalla (durata 53 minuti, primi 6 minuti intervento comunità iraniana,da minuto 7 a 26 Maurizio Landini,da 26 a 42 video ‘Pace e giustizia nel Kivu’ di don Davide Marcheselli, da 42 a 53 intervento di don Mattia Ferrari) https://youtu.be/AAqx91YbPUc

Il video di don Davide Marcheselli sull’estrazione dell’oro in  Kivu (15minuti) https://youtu.be/G-I89DJyf0s

– su nostro sito Pax Christi Bologna  www.paxchristibologna.it  (nella voce attività – incontri) trovate

all’indirizzo web http://www.paxchristibologna.it/marciadellapace_20230101.html un video fatto con alcune foto, l’intervento del comino Bergonzoni, l’intervento del nostro cardinale e il servizio di “12 porte ” ( settimanale di informazione della diocesi di Bologna), mentre sul link http://www.paxchristibologna.it/7a_marciadellapace_20230101.html  si trova una ampia photogallery.