Mail YouTube

Sbilanciamoci – Un’altra legge di bilancio era possibile

Gianni Dalena – Referente Pax Christi Campagna Sbilanciamoci

L’appuntamento che ogni fine d’anno si ripete da parte del Parlamento Italiano è la preparazione delle legge di bilancio che rendiconta in numeri le entrate e le uscite che lo Stato Italiano prevede per l’anno successivo sulla base della legge finanziaria (detta anche legge di stabilità) che accompagna lo stesso bilancio e che stabilisce le tasse e le spese che lo stato intende sostenere per l’anno successivo. E’ un documento complesso ma importantissimo che la Campagna Sbilanciamoci (alla quale partecipano diverse organizzazioni della società civile tra le quali anche Pax Christi) ha imparato ad analizzare, tanto che ogni anno propone alle forze politiche presenti in Parlamento una propria legge di bilancio e legge finanziaria a pareggio tra entrate ed uscite, nella forma prevista dalla legislazione italiana. Un cospicuo lavoro fatto da “specialisti” delle organizzazioni che sono nella campagna, che dimostra che è possibile scrivere una legge ispirata al principio di fare dell’Italia un paese capace di futuro, capace di incamminarsi su un modello di sviluppo nuovo fondato sui diritti, l’ambiente, la pace. ATTENZIONE: con numeri alla mano! Non è un libro di sogni di visionari pacifisti ed ambientalisti, ma un’attenta analisi su dove investire le risorse e da dove prendere i soldi. E’ insomma, una questione di  priorità Un esempio? Ecco l’art 13 proposto dalla campagna nel capitolo Pace, disarmo, servizio civile, cooperazione allo sviluppo:

  1. Al fine di garantire una riduzione delle spese per armamenti, nel quadro della funzionalità e operatività delle Forze Armate per iniziative di pace e di prevenzione dei conflitti, si riducono di 3miliardi di euro i relativi capitoli di spesa presso il Bilancio della Difesa e dello Sviluppo Economico dedicati agli investimenti e la produzione di sistemi d’arma. Si stabilisce altresì, con la presente legge, una moratoria di due anni sull’avvio della produzione di nuovi sistemi d’arma. Si prevede inoltre che le somme così risparmiate vadano reinvestite in interventi di natura ambientale, economica e sociale.
  2. Con l’obiettivo di promuovere modalità diverse e alternative nell’attuazione dei compiti costituzionali relativi alla difesa del paese, si destinano 10 milioni di euro alla stabilizzazione dei corpi civili di pace, così come introdotti dalla legge di stabilità 143 del 2014. Si prevede altresì di destinare 5 milioni di euro all’introduzione di un sistema nazionale di difesa civile e nonviolenta volta a diffondere metodologie e iniziative non armate in attuazione dell’articolo52 della Costituzione.
  3. Per la necessità di avviare un processo di riconversione dell’industria militare, si stanzia in un fondo “Convert” di 200 milioni di euro presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) da destinare a piani triennali di riconversione dalle industrie militari a produzioni civili destinati ad imprese completamente private o a partecipazione pubblica, che assumano l’impegno in questo periodo di garantire i livelli occupazionali pregressi e di condividere i progetti di riconversione con le organizzazioni sindacali e gli enti locali. Si stabilisce a questo proposito presso il MISE un Tavolo nazionale di concertazione e programmazione delle iniziative, composto da: ministeri competenti, organizzazioni di categoria imprenditoriali del settore, organizzazioni sindacali, regioni ed enti locali, organizzazioni per la pace e il disarmo più rappresentative.
  4. Al fine di dare attuazione al servizio civile universale – per quanto previsto dalla legge delega 106/2016 e dal relativo decreto attuativo sul servizio civile – e di garantire a tutti i giovani che ne fanno richiesta questa opportunità, si stabilisce nel periodo 2023-2025, uno stanziamento di 500 milioni di euro per ciascun anno di riferimento.
  5. Con l’obiettivo di rispettare l’impegno assunto nelle sedi internazionali di destinare almeno lo 0,7% del PIL a politiche e interventi in materia di sviluppo la seguente legge destina 1 miliardo per le politiche di cooperazione allo sviluppo, per interventi e iniziative umanitarie, di lotta alla povertà, di lotta ai cambiamenti internazionali in ambito globale, di lotta alle diseguaglianze, più in generale di promozione della realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

La proposta di legge di bilancio di SBILANCIAMOCI è per il 2023 di 59 miliardi e 370,5 milioni, a saldi invariati.