L’Unione Europea, oggi alle prese con lo scandalo del Qatar gate, prima o poi dovrà fare i conti anche con le implicanze etiche, oltre che politiche, dell’Industria bellica sovvenzionata dall’Unione stessa, che esporta armi ed equipaggiamenti militari verso paesi autoritari e o belligeranti con il rischio, molto elevato, che tali armi vengano utilizzate per reprimere le popolazioni civili.
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