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Il presidente di Pax Christi in visita al Punto pace di Catania

Nella prima decade di novembre Mons. Ricchiuti si è recato a Catania per dare il via ad un ambizioso progetto di educazione alla pace, concordato con il confratello vescovo catanese mons. Luigi Renna, e preparato dal Punto pace, dal titolo “Osare la pace”.

In coincidenza con il suo atterraggio a Catania, al porto si svolgevano febbrili trattative per lo sbarco di tutti i migranti dalle navi che avevano attraccato: la SOS Humanity 1 e la Geo Barents (di Medici senza Frontiere). Come è noto la vicenda ha avuto un esito positivo, anche grazie alla pressione di tutta la società civile catanese presente al porto, inclusa la rete “Restiamo umani” di cui il Punto pace Pax Christi di Catania fa parte.

Mons. Ricchiuti ha comunque voluto essere presente al porto, dove ha rilasciato una breve intervista, manifestando la sua solidarietà ai migranti e augurandosi che i porti siano sempre “aperti” alle persone in cerca di una dignità e “chiusi”al traffico di armi.

Nella sua serrata visita di due giorni il presidente di Pax Christi ha presenziato a due incontri, il 9 novembre nella parrocchia Santa Maria della Pace a Tremestieri Etneo, il 10 novembre nella parrocchia dello Spirito Santo a Paternò (due popolosi centri della diocesi catanese). In entrambe le occasioni egli ha sollecitato l’uditorio presentando il libro di papa Francesco “Contro la guerra”, mentre il referente del Punto pace Giorgio Buggiani ha illustrato il progetto e le sue finalità (vedi notizia su verbavolant di settembre 2022).

Gli incontri sono iniziati con una preghiera del compianto don Tonino Bello, letta da Giuliana Mastropasqua, che in sintesi faceva subito capire ai presenti che la pace non vuol dire “starsene in pace”, ma richiede invece molta fatica, lotta e persino inquietudine.

Mons. Ricchiuti, con la capacità comunicativa e con le parole appassionate che gli sono consuete, prendendo spunto dal libro ha tratteggiato a tutto campo lo scottante tema della pace, affrontandolo nei suoi vari aspetti fino all’orrore dell’odierno conflitto in Ucraina, di cui ha esperienza personale avendo partecipato alla fine dell’agosto scorso ad una missione umanitaria di “Stopthewarnow” (di cui Pax Christi fa parte) ad Odessa e Mykolaiv. La guerra è davvero il fallimento dell’umanità: morti militari e civili, feriti e disabili, distruzione di città, di territori e sconvolgimento di ogni attività della vita normale, conseguenze su donne e bambini, carestie, migrazioni…

La “guerra giusta” spesso invocata, insomma, non esiste.

Numerosi i riferimenti a don Tonino Bello, profeta di pace, citato anche nel libro di papa Francesco. La guerra, come scriveva efficacemente il vescovo di Molfetta, ha la sua radice nella “dissolvenza dei volti”: quando i volti scompaiono, si può più facilmente uccidere il nemico.

La “terza guerra mondiale a pezzi” tante volte denunciata da papa Francesco si va via via allargando e adesso è giunta in Europa, con il rischio per di più di degenerare in una catastrofe nucleare, senza vincitori né vinti.

Mons. Ricchiuti ha ribadito la contrarietà del nostro movimento all’invio di armi all’Ucraina, ha denunciato la folle spesa militare pianificata e messa in atto dal governo italiano e ha lamentato la mancata adesione dell’Italia al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, entrato in vigore nel gennaio 2021.

Per il presidente di Pax Christi è allora necessario lavorare per sradicare la cultura bellicista di cui siamo impregnati, e sostituirla con una cultura di pace e di dialogo, unica soluzione possibile. E se questa sembra una visione utopica, possiamo affermare che la pace non ha in realtà vere alternative, è anzi prioritaria. Dobbiamo raccogliere l’invito di papa Francesco ad essere “artigiani di pace”, capaci di “sporcarci le mani” nella costruzione continua dell’edificio della pace: è un cammino faticoso, quotidiano, creativo.

Quanto mai appropriato pertanto, ha concluso mons. Ricchiuti, il titolo del progetto di educazione alla pace “Osare la Pace”, elaborato dal Punto pace di Catania.

L’interesse suscitato nell’uditorio sia il 9 che il 10 novembre è di buon auspicio per la realizzazione di tale progetto, che verrà svolto nelle parrocchie che ne faranno richiesta nei prossimi mesi. E’ anche messa in conto una terza occasione per il lancio dell’iniziativa, prevista per il 12 gennaio prossimo a Catania, presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, con la presenza di mons. Renna.

Punto pace Pax Christi di Catania