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Uisg si mobilita per Cop27 e Cop15: “Le voci dei vulnerabili al centro del dibattito globale”

Iniziativa di 1900 superiori generali in vista dei vertici Onu. Presentata oggi a Roma la dichiarazione “Sorelle per l’ambiente: integrare le voci dai margini”

Vatican News

L’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), che rappresenta oltre 600.000 religiose che operano nell’ambito della salute, della lotta alla fame e dell’assistenza all’infanzia, chiede di “integrare le voci delle comunità marginalizzate nel dibattito globale riguardante le questioni ambientali”. Lo fa attraverso la dichiarazione “Sisters for the Environment: Integrating Voices from the Margins” (Sorelle per l’ambiente: integrare le voci dai margini), lanciata ufficialmente giovedì 3 novembre dall’headquarter UISG in Lungotevere Tor di Nona 7, a Roma, con il sostegno del Global Solidarity Fund (GSF). La presentazione della dichiarazione è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube ufficiale in quattro lingue.

La dichiarazione

“È necessario ascoltare con attenzione le voci di quanti sono stati colpiti dai disastri ambientali – si afferma nel testo – sia per il riconoscimento della loro dignità di esseri umani sia, con un approccio pragmatico, per imparare dalla loro resilienza. I più vulnerabili devono essere integrati come attori principali all’interno dei quadri istituzionali, assicurando che le loro voci siano centrali nel dialogo globale per il cambiamento e che non siano relegate a una advocacy periferica e isolata. In particolare, bisogna accogliere i suggerimenti delle comunità indigene per fermare o modificare i progetti che interessano le loro terre, e garantire che l’opinione esperta delle comunità sia parte degli sforzi per la mitigazione dei cambiamenti climatici e il crollo della biodiversità”.

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