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Legge di bilancio proposta dalla campagna SBILANCIAMOCI

Riportiamo di seguito una sintesi della legge di bilancio proposta dalla campagna SBILANCIAMOCI con particolare riguardo agli ambiti più specifici di interesse di Pax Christi

La campagna SBILANCIAMOCI ha ufficializzato la proposta di una legge di bilancio alternativa,
quest’anno presentata graficamente nella forma di GAZZETTA NON UFFICIALE, che verrà illustrata alle
forze politiche nei prossimi giorni. Hanno risposto positivamente fino ad ora le seguenti forze politiche:
Articolo1, Alleanza Verdi Sinistra Italiana, PD, Movimento 5 Stelle. 
Si è in attesa delle risposte -che verranno sollecitate- di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Azione/Italia
Viva.
Il primo appuntamento fissato è per venerdì 11 novembre alle 10.30 con i leader dell’Alleanza Verdi-Sinistra
Italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Gli altri incontri saranno fissati nei prossimi giorni.
La legge di bilancio è composta da 20 pagine nelle quali si analizzano tutti gli ambiti di intervento e per
ognuno di essi si analizzano nel dettaglio le motivazioni che portano a stanziare somme o a depotenziare gli
interventi quando gli stessi sono in contrapposizione con i principi di sostenibilità ambientale e sociale.
Questa legge di bilancio alternativa è – come ogni anno– ispirata al principio di fare dell’Italia un paese
capace di futuro, capace di incamminarsi su un modello di sviluppo nuovo fondato sui diritti, l’ambiente, la
pace.
La NADEF (nota di aggiornamento al DEF) del governo Draghi consegna a questo governo una situazione
complicata e difficile da affrontare. Non ci sono spazi per politiche di spesa allegre, facendo ulteriore
indebitamento, ad esempio con una flat tax al 15% a favore dei ricchi e dei privilegiati. Mentre ci sarebbe
tutta la necessità di politiche di giustizia fiscale (come proposto anche dal chief economist della BCE) nella
direzione di una tassazione dei patrimoni e dei redditi più alti, a favore di un alleggerimento della pressione
fiscale dei redditi dei ceti medio-bassi e soprattutto per politiche pubbliche volte a rafforzare i sistemi di
welfare e di lotta alla povertà. Alle preoccupazioni su scala globale si sommano quelle sul piano nazionale.
Sul fronte dei diritti civili, la rimessa in discussione dei diritti delle donne è inaccettabile. Sul fronte sociale,
l’attacco all’accoglienza dei migranti e al reddito di cittadinanza ci trova fermamente contrari. Sul fronte
internazionale, il sostegno alla linea della guerra e del riarmo, trova la nostra opposizione. Sul fronte
ambientale, il rallentamento della transizione ecologica e l’apertura al nucleare indicano scelte per noi
assolutamente non condivisibili.
L’articolo 13, in particolare, tratta il capitolo della pace, disarmo, servizio civile, cooperazione allo sviluppo.
Ecco il testo integrale dello stesso:
(Pace, disarmo, servizio civile,
cooperazione allo sviluppo)

  1. Al fine di garantire una riduzione delle spese per armamenti, nel quadro della funzionalità e
    operatività delle Forze Armate per iniziative di pace e di prevenzione dei conflitti, si riducono di 3
    miliardi di euro i relativi capitoli di spesa presso il Bilancio della Difesa e dello Sviluppo Economico
    dedicati agli investimenti e la produzione di sistemi d’arma. Si stabilisce altresì, con la presente
    legge, una moratoria di due anni sull’avvio della produzione di nuovi sistemi d’arma. Si prevede
    inoltre che le somme così risparmiate vadano reinvestite in interventi di natura ambientale,
    economica e sociale.
  2. Con l’obiettivo di promuovere modalità diverse e alternative nell’attuazione dei compiti
    costituzionali relativi alla difesa del paese, si destinano 10 milioni di euro alla stabilizzazione dei
    corpi civili di pace, così come introdotti dalla legge di stabilità 143 del 2014. Si prevede altresì di
    destinare 5 milioni di euro all’introduzione di un sistema nazionale di difesa civile e nonviolenta
    volta a diffondere metodologie e iniziative non armate in attuazione dell’articolo52 della
    Costituzione.
  3. Per la necessità di avviare un processo di riconversione dell’industria militare, si stanzia in un
    fondo “Convert” di 200 milioni di euro presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) da
    destinare a piani triennali di riconversione dalle industrie militari a produzioni civili destinati ad
    imprese completamente private o a partecipazione pubblica, che assumano l’impegno in questo
    periodo di garantire i livelli occupazionali pregressi e di condividere i progetti di riconversione con
    le organizzazioni sindacali e gli enti locali. Si stabilisce a questo proposito presso il MISE un
    Tavolo nazionale di concertazione e programmazione delle iniziative, composto da: ministeri

competenti, organizzazioni di categoria imprenditoriali del settore, organizzazioni sindacali, regioni
ed enti locali, organizzazioni per la pace e il disarmo più rappresentative.

  1. Al fine di dare attuazione al servizio civile universale – per quanto previsto dalla legge delega
    106/2016 e dal relativo decreto attuativo sul servizio civile – e di garantire a tutti i giovani che ne
    fanno richiesta questa opportunità, si stabilisce nel periodo 2023-2025, uno stanziamento di 500
    milioni di euro per ciascun anno di riferimento.
  2. Con l’obiettivo di rispettare l’impegno assunto nelle sedi internazionali di destinare almeno lo
    0,7% del PIL a politiche e interventi in materia di sviluppo la seguente legge destina 1 miliardo per
    le politiche di cooperazione allo sviluppo, per interventi e iniziative umanitarie, di lotta alla povertà,
    di lotta ai cambiamenti internazionali in ambito globale, di lotta alle diseguaglianze, più in generale
    di promozione della realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
    La proposta di legge di bilancio di SBILANCIAMOCI è per il 2023 di 59 miliardi e 370,5 milioni, a saldi
    invariati.
    Ecco i numeri per titoli di spesa divisi tra ENTRATE e USCITE:
    Tabella finale (in migliaia di euro)
    Entrate
    Imposta patrimoniale progressiva sopra 1 milione di euro…………………………….. 32.500
    Imposta progressiva di successione sopra 1 milione di euro………………………………6.800
    Progressività IRPEF per redditi sopra 100 mila euro………………………………………..7.100
    Rendite finanziarie………………………………………………………………………………………….500
    Tassa sulle transazioni finanziarie………………………………………………………………….3.700
    Riduzione spese militari………………………………………………………………………………. 3.000
    Riduzione SAD (Sussidi ambientalmente dannosi)…………………………………………. 4.000
    Revisione art 73 TU 309/90 (legalizzazione e riduzione pene droghe leggere) ………………700
    Aumento prelievo fiscale sul gioco d’azzardo…………………………………………………….858
    Altro……………………………………………………………………………………………………………..212,5
    Totale………………………………………………………………………………………………………. 59.370,5
    Uscite
    Riduzione Irpef lavoratori sotto i 28 mila euro……………………………………………… 12.170,5
    Sostegno alle piccole e medie imprese…………………………………………………………. 10.000
    Economia solidale…………………………………………………………………………………………. 212
    Transizione ecologica e ambiente………………………………………………………………….. 5.752
    Scuola e università ……………………………………………………………………………………… 9.320
    Pace, disarmo, cooperazione allo sviluppo……………………………………………………… 1.715
    Politiche sociali e dei diritti………………………………………………………………………… 20.485
    (sanità, lavoro, disabilità, immigrazione e lotta al razzismo, casa, diritti detenuti)
    Totale………………………………………………………………………………………………………. 59.370,5
    Immenso è stato il lavoro fatto dai fautori della campagna che hanno analizzato nel dettaglio tutti
    gli ambiti di intervento formulando proposte concrete, non campate in aria, ma basate su politiche
    ambientali, sociali e di giustizia, rispettando quelli che sono i criteri contabili della finanza pubblica.
    E’ proprio il caso di dire che UN’ALTRA FINANZA PUBBLICA E’ POSSIBILE!
    GIANNI DALENA
    Referente campagna SBILANCIAMOCI di PAX CHRISTI

Per approfondire di seguito l’ultima legge di bilancio dello Stato italiano Gazzetta Ufficiale