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Attacco israeliano contro organizzazioni
della società civile palestinese:
il governo intervenga tempestivamente

Le Organizzazioni, Reti e Piattaforma firmatarie di questo appello, sollecitate dalle organizzazioni italiane
operanti in Palestina, esprimono condanna e grande preoccupazione per il gravissimo atto di violenza
avvenuto questa mattina, 18 agosto, che ha visto l’esercito israeliano fare irruzione negli uffici delle sei
ONG palestinesi (Al-Haq, Bisan Center for Research and Development, Defence for Children International-
Palestine, the Union of Agricultural Work Committees e la Union of Palestinian Women’s Committees)
designate dal Ministero della Difesa israeliano quali organizzazioni terroristiche il 19 ottobre 2021 e,
successivamente, dal Comandante Militare il 3 novembre 2021.
I militari hanno sequestrato computer e materiale e sigillato le porte dei sei uffici, tutti situati a Ramallah,
affiggendovi un ordine di chiusura permanente, firmato dal Comandante dell’Esercito Israeliano in
Cisgiordania. Il provvedimento afferma che negli uffici di queste organizzazioni vengono svolte attività
illegali.
In questi mesi, nessuna prova è stata fornita dal Governo israeliano a sostegno della designazione delle
sei ONG quali organizzazioni terroristiche, nonostante le ripetute richieste espresse sia dalle ONG stesse
che da numerosi Governi e istituzioni internazionali.
Anche il Governo italiano, insieme ad altri otto governi di Paesi membri della Unione Europea, ha
pubblicamente dichiarato che, in assenza di prove concrete, la solida collaborazione con sei
organizzazioni che da decenni sono impegnate ad altissimo livello per la difesa e la promozione dei diritti
umani nel Territorio Palestinese Occupato sarebbe continuata.
Riteniamo che gli avvenimenti di questa mattina siano un affronto da parte del Governo di Israele e una
reazione inaccettabile alle legittime prese di posizione dei nove governi europei, che peraltro sono del
tutto simili a quelle adottate dagli stessi Stati e dall’Unione Europea in passato in situazioni analoghe di
mancato rispetto degli standard internazionali di protezione dei diritti umani.
L’attacco a chi difende e promuove il rispetto dei diritti umani delegittima l’utilizzo dei mezzi pacifici e
legali per la risoluzione del conflitto, di fatto rafforzando le posizioni più estremiste in un momento di
preoccupante escalation di violenza, che lascia la popolazione civile su entrambi i fronti ulteriormente
vulnerabile.
Nel riaffermare con forza il sostegno a fianco delle sei ONG palestinesi e la estrema preoccupazione per
l’incolumità di colleghi e colleghe che vi lavorano, le organizzazioni firmatarie di questo comunicato
chiedono un intervento immediato del Governo italiano, che preveda:
 La Convocazione immediata dei rappresentanti delle Autorità Diplomatiche israeliane perché
riferiscano sul caso
 La reiterazione dell’impegno pubblicamente espresso lo scorso 12 luglio a continuare a sostenere le
sei ONG palestinesi, e le ONG italiane che vi collaborano, anche attraverso finanziamenti della
Cooperazione Italiana
 La denuncia di questi fatti come parte della politica di Israele volta ad imbavagliare la società civile
palestinese, ad utilizzare le misure antiterrorismo in modo arbitrario e strumentale, al solo scopo di
silenziare il dissenso e ostacolare l’azione dei difensori dei diritti umani e ad intimidire la

Piattaforma delle ONG
Italiane in Mediterraneo
e Medio Oriente

popolazione, con il risultato di negare l’esercizio del diritto del popolo palestinese
all’autodeterminazione. Tale denuncia, e la richiesta ufficiale di recedere da questi abusi, rientra
negli obblighi che il diritto internazionale pone in capo agli Stati terzi a fronte della violazione di
norme imperative, come nel caso di specie
 Una presa di posizione chiara e misure concrete da parte del Governo italiano e della Unione
Europea mirate a indurre Israele a porre fine alle pratiche discriminatorie e di oppressione che,
come denunciato anche da Amnesty International e dalla ONG israeliana B’Tselem costituiscono un
sistema di apartheid contro la popolazione palestinese tutta nel Territorio Occupato e in Israele.

AOI – CINI – Link2007 – Piattaforma delle ONG Italiane in Mediterraneo e Medio Oriente
Amnesty International Italia – Assopace Palestina – Rete italiana Pace e Disarmo