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Ogni anno il 9 agosto nel paese austriaco di S. Radegund si fa memoria della morte di Franz Jägerstätter, obiettore di coscienza condannato a morte per aver rifiutato l’arruolamento nell’esercito di Hitler, che la Chiesa ha beatificato nel 2007.

E’ un’occasione per ritrovarsi tra “vecchi amici” – molti aderenti a Pax Christi – austriaci, tedeschi, italiani, statunitensi, molti obiettori di coscienza e anche qualche giovane e per scoprire ogni volta altri “testimoni solitari” della coscienza che seppero dire no al nazismo fino a perdere la propria vita. Quest’anno abbiamo “scoperto” la figura di padre Franz Reinisch, prete cattolico della congregazione dei Pallottini che rifiutò di giurare fedeltà a Hitler e che, come Franz Jägerstätter, fu ghigliottinato. Questo sacerdote fu imprigionato nello stesso carcere un anno prima di Franz Jagerstatter e l’assistente spirituale che lo aveva conosciuto, aiutò e consolò Franz Jagerstatter con il suo esempio, nell’ora più difficile.

La presenza di don Gian Luca, già consigliere nazionale di Pax Christi, ci ha poi permesso di ritrovarci anche quest’anno, la mattina del 10 agosto, per la celebrazione della Messa nella “chiesa domestica” – la casa – dove Franz e Franziska Jägerstätter hanno vissuto e hanno maturato e condiviso la scelta dell’obiezione di coscienza..

Uno scritto inedito, ritrovato solo recentemente, di Franz Jagerstatter racconta il percorso di discernimento che lo portò a scegliere, perché così era giusto!, l’obiezione e il rifiuto a servire il nazismo e della profonda gioia che ne scaturì.

Intorno alla mensa, nella cucina della casa di Franz e Franziska rimasta come era quando loro la abitavano, si respira ancora il profumo di quella gioia.

A questo link la relazione su Padre Franz Reinisch

Annarita Cenacchi (Punto Pace di Bologna)