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Coordinamento centro – Pace in movimento al centro

Il paradosso della guerra in Ucraina e del suo protrarsi è dato dal fatto che si stanno moltiplicando richieste rivolte al Movimento, di conoscere e di comprendere la posizione dello stesso in ordine a quanto sta accadendo.    

Tanto per fare alcuni esempi a Cecina il locale gruppo tramite il suo responsabile, è intervenuto all’incontro pubblico “l’Italia ripudia la guerra…” promosso da una rete di associazioni eco-pacifiste, culturali e della cooperazione cecinesi, per parlare sui rischi degenerativi di questa guerra e quanto la nonviolenza possa essere di supporto al comune cittadino per opporre dal basso la dovuta resistenza a questo militarismo incalzante.

A Città di Castello, in provincia di Perugia, l’Ufficio Missionario diocesano ha invitato il coordinatore del centro ad un incontro pubblico dal titolo “Pax Christi e il suo servizio alla pace nella Chiesa”.  In quella sede si è parlato delle origini di Pax Christi, delle priorità dell’impegno per la pace, dello stile e del metodo di lavoro del Movimento, dei temi delle campagne in atto e nel come essere strumenti di speranza per la Chiesa e la società. Questo al fine di avviare un rapporto di collaborazione con questo territorio.

Ad Avezzano in provincia dell’Aquila, con lo stesso cliché si è venuto incontro alle necessità di un possibile nascente gruppo di Pax Christi coinvolgendo le realtà cattoliche già presenti sul territorio che fanno parte del Tavolo per la pace e anche realtà laiche che si impegnano in esperienze di accoglienza dei migranti, di orti sociali, ecc. Nell’incontro è stato condiviso la necessità di un impegno per la pace attraverso percorsi di educazione alla pace nelle scuole e nella catechesi e di pressione sulle istituzioni perché adottino politiche di pace.

A fine giugno a Lucca, in collaborazione con la Commissione giustizia e pace della Diocesi, si è tenuto l’incontro “Osare la pace in tempi di incertezze”. Dopo il saluto dell’Arcivescovo Giulietti, sono intervenuti tra l’altro il consigliere don Renato Sacco per parlare del Magistero della pace di Papa Francesco perché esso fosse di sprone a prese di posizione altrettanto chiare da parte dei presenti. Dopo ha preso la parola Pio Castagna affrontando l’argomento della nonviolenza da cui attingere le conseguenti prassi di pace sul piano dei comportamenti e degli stili di vita. La speranza di questi incontri è che l’interesse non sia legato solo all’onda emotiva della guerra, seppur spinta importante, ma possano essere delle buone semine non solo per Pax Christi ma per una società civile responsabile e aperta al confronto.