don Renato Sacco
Ho deciso di chiudere il mio conto in Banca.
Non voglio essere complice del mercato delle armi e delle guerre.
Il 15 luglio 2021 avevo inviato una lettera al Direttore Generale della Banca BPM, essendo titolare di un conto corrente presso la filiale di Omegna (Vb).
“Sono di Pax Christi – scrivevo – e membro della Redazione di Mosaico di pace e faccio parte della Campagna di pressione alle “banche armate”. Ho visto nella tabella del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicata sul sto www.banchearmate.org, che BPM è coinvolta nell’export di armi per una somma di € 63.635.079,04”
Nella lettera chiedevo “di manifestare pubblicamente il diniego da parte del Vostro Istituto di credito a concedere anticipi, prestiti, finanziamenti e qualsiasi tipo di servizi alle aziende per la produzione e la vendita di sistemi militari ed in particolare per l’esportazione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armat…”
La risposta è arrivata il 23 luglio 2021 da Domenico De Angelis, Condirettore Generale del Banco BPM SpA: “Egregio Don Renato Sacco, … Vorremmo rassicurarLa… la nostra normativa interna, che guida e limita la nostra operatività in tal senso, vieta qualsiasi operazione che riguardi le cosiddette “armi controverse” così come operazioni con Paesi che siano stati ritenuti responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dall’Unione Europea, dall’Onu e dal Consiglio d’Europa, …“
Non ho ritenuta esauriente la risposta ricevuta, anche perchè ho letto nella relazione di quest’anno, relativa al 2021, che il coinvolgimento di BPM nell’export di armi è di €. 52.441.034,02
“Non è compatibile – scrivevo – con la mia coscienza di uomo e di prete che i miei risparmi siano depositati in un istituto di credito che offre servizi finanziari alle aziende che esportano armi…”.
“Tanti Paesi parlano di pace e poi vendono le armi ai Paesi che sono in guerra. Questo si chiama la grande ipocrisia.” (Papa Francesco, Bari, 23 febbraio 2020).
Ho deciso quindi, in data 15 luglio 2022, di avviare la procedura di estinzione del rapporto di conto corrente con BPM.
Questa scelta non vuole essere una criminalizzazione della Banca – e tantomeno del direttore della filiale di Omegna, Augusto Bertolio, che ringrazio per la sua disponibilità, cordialità, attenzione e comprensione, insieme a tutti i dipendenti – ma un modo per fare pressione e stimolare una revisione delle scelte.
Colgo l’occasione per invitare tutte e tutti a visitare il sitowww.banchearmate.org per informarsi e scrivere alla propria Banca. E’ importante! Se saremo in tanti a farlo, la “pressione a cambiare” sarà più forte.
La mia scelta non è certo isolata. Cito ad es. l’attuale coordinatore nazionale di Pax Christi, Norberto Julini, che lo scorso anno ha chiuso il suo conto presso Intesa Sanpaolo SpA, molto coinvolta nell’Export di armi: per l’anno 2021 €. 968.720.796,21.
I tempi che viviamo, con una guerra nel cuore dell’Europa e tante altre guerre nel mondo, interrogano la nostra coscienza: io cosa posso fare per la pace? Cosa posso fare per non essere complice con la guerra?
Questa mia scelta è dovuta anche alla straordinaria testimonianza del beato Franz Jägerstätter, obiettore di coscienza che fu ucciso il 9 agosto 1943 perchè si rifiutò di ubbidire a Hitler. Papa Francesco lo ha indicato come modello ai giovani, qualche giorno fa: “Se tutti i giovani chiamati alle armi avessero fatto come lui, Hitler non avrebbe potuto realizzare i suoi piani diabolici. Il male per vincere ha bisogno di complici.”
Cesara, 15 luglio 2022 d. Renato Sacco,
Parroco residente a Cesara (Vb),
di Pax Christi e membro della Redazione di Mosaico di pace.
348-3035658 – renatosacco1@gmail.com