FERMATEVI LA GUERRA È UNA FOLLIA
“La via della pace esiste. La pace è la via”.
È iniziata con un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina, la marcia straordinaria Perugia Assisi.
Tanta gente! Gli organizzatori parlano di ventimila persone, non ricordo i numeri delle altre marce, ma non ha importanza, ci sono bandiere di ogni genere, dei sindacati, dell’Anpi, delle Acli, molti gonfaloni di comuni, dei partiti che hanno votato contro l’invio delle armi in Ucraina, numerosi sono i bambini e i ragazzi, gli scout e moltissimi studenti e studentesse delle scuole secondarie accompagnati dai loro insegnanti, una miriade di bandiere della pace.
Anche noi siamo qui con qualche famiglia della rete e i nostri figli. Abbiamo incontrato diverse persone dei Punti Pace, amici di Pax Christi che hanno vissuto con noi l’esperienza del pellegrinaggio di giustizia in Palestina, sappiamo che molti di noi sono presenti anche se non siamo riusciti ad incontrarci.
Lo spirito che caratterizza le marce della pace si è respirato lungo il cammino. Sorprendente il numero dei ragazzi presenti con la scuola o in autonomia, probabilmente loro, più di noi adulti, sanno che è il momento per manifestare il proprio dissenso verso tutte le guerre e soprattutto verso quei politici delle diverse nazioni che invece di mediare per la pace, scelgono la via più veloce e redditizia.
Ancora una volta emerge l’importanza dell’educazione alla pace nelle scuole non solo come alternativa alle proposte delle forze armate o all’emergenza che si è creata in questo periodo ma più che altro come costante sostegno e voce al pensiero critico dei ragazzi per costruire un futuro di pace e, diciamola tutta, una futura classe dirigente che lavori per il bene comune.
Anche la marcia Perugia Assisi non è stata risparmiata dalle critiche, penso all’articolo di Repubblica che ha condiviso Antonio Solla nella lista aderenti, che definisce osceno il manifesto della marcia. Mi risuonano ancora le parole di don Giovanni Ricchiuti durante il consiglio nazionale di sabato 23 aprile: “non possono metterci il bavaglio alla bocca, definendo oscena l’equidistanza dalla guerra russo-ucraina, oscena la nostra posizione contro l’invio di armi in Ucraina, osceno parlare di pace. La nostra radice è il Vangelo …tu non uccidere… noi siamo artigiani di pace.”
Guardiamo in positivo, sono tante infatti in questo periodo le richieste di interventi per approfondire tematiche di pace e conoscere il nostro movimento. A questo proposito, sabato pomeriggio, alla vigilia della marcia per la pace, abbiamo trascorso un bel momento con suor Rosalinda Salmaso, vicedirettrice del Centro Missionario della diocesi di Assisi e le abbiamo raccontato cosa bolle in pentola nel nostro movimento: Punti Pace, le aree di lavoro, l’internazionale, il Centro Studi, la casa per la Pace a Firenze, Mosaico di Pace, le campagne e l’iniziativa Stop the war…Il coordinatore dell’area centro Pio Castagna l’aveva contattata e ci auguriamo un futuro di collaborazione.
Sequals, 25 aprile 2022 – Sonia Zuccolotto