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Prosegue il  “dialogo generazionale” promosso da Pax Christi per la form-azione di attivisti

Norberto Julini, coordinatore nazionale

Si è tenuto lo scorso 21 febbraio un secondo colloquio online promosso da Pax Christi con alcuni giovani invitati da don Nandino, don Alessandro Santoro, e da me.

 Erano con noi Ilaria, Elena , Alice, Matteo, Jennie. Prosegue con questa nuova iniziativa il lavoro già in corso in alcuni Punti Pace, cui rivolgo l’invito a documentare periodicamente, anche attraverso i coordinamenti interregionali, le attività in corso od in programma a tal proposito.

Una proposta comunicata nell’incontro riguarda le previste iniziative in occasione della settimana della Laudato Si che ci vedrà impegnati presso Casa per la Pace dal 20 al 22 maggio. L’ argomento risulta molto interessante perché connette economia, ecologia e disarmo e per questa ragione si sono presi contatti con esponenti di Extintion Rebellion e di Economy of Francesco. Se ne stanno occupando Adriana Salafia, don Nandino Capovilla e Giuliana La Spada insieme ad altri.

Ricordando poi che nel primo incontro era emersa la domanda di cosa faccia Pax Christi nelle scuole è stato fatto un rimando alla Campagna Scuole Smilitarizzate (referente Sonia Zuccolotto) ed al corso per docenti attivato dal Punto Pace di Cremona, nonché le altre attività che diversi punti pace stanno facendo nelle loro scuole di prossimità.

 Abbiamo anche ricordato il buon esito del corso per facilitatori della Laudato Si e del successo che sta incontrando la mostra itinerante che illustra i punti critici di un sistema aggressivo e consumistico nei confronti dell’ambiente ed i necessari  stili di vita che possono aiutare la rivoluzione culturale richiesta nel contesto di cambiamento climatico in cui stiamo vivendo.

Anche la convenzione sottoscritta da Pax con Risorsa Cittadino può offrire opportunità formative agli stessi giovani per diventare mediatori nei conflitti che si manifestano anche nell’ordinaria vita quotidiana ed in particolare nelle scuole , nelle famiglie, nel vicinato.

I giovani presenti ci hanno detto del loro interesse a conoscere esperienze dirette sul campo in determinati interventi umanitari nelle diverse emergenze dovute a guerre ed ai movimenti forzati di popolazioni che diventano vittime primarie di tali conflitti , unendosi sempre più spesso alle conseguenze del cambiamento climatico in corso. Le guerre per l’acqua e per i dissesti devastanti prodotti da un incessante estrattivismo predatorio sono ormai molteplici.

Occorre , secondo i giovani ascoltati , rendere concreto il messaggio pacifista. Si conferma che a loro importa “fare le cose che interessano e farle insieme”.

Resta un punto di partenza tenere conto che i giovani non dispongono in gran parte di conoscenze ed informazioni di base , che noi più adulti tendiamo a dare per scontate.

Un caso di studio di cui abbiamo discusso riguarda per esempio il commercio delle armi esaminato alla luce della L. 185 del 1990 che risulta sempre meno rispettata e che invece prospetta vincoli precisi ed opportunità per la stessa riconversione delle industrie belliche.

 La questione ha riscosso interesse negli interlocutori che ci chiedono di conoscere i dati, sapere cosa sta capitando, confrontare il dettato costituzionale e legislativo con alcune recenti direttive, come quella dello stesso ministro Guerini, che fa della produzione e dell’export delle armi un “pilastro della ripresa economica del Paese” ed uno strumento per difendere gli “interessi nazionali”. Mentre proprio in alcuni porti italiani come a Genova , vi sono lavoratori portuali che si sono rifiutati di procedere all’imbarco di materiale bellico, per esempio destinato all’Arabia impegnata nel conflitto con lo Yemen .

Risulta quindi importante incontrare questi ed altri attivisti, come quelli impegnati a Domus Nova nel contrasto della produzione di ordigni da parte della RWM e conoscere gli esiti del loro impegno,  talvolta con relativo successo, pur fra molte resistenze.

Ci siamo lasciati con l’impegno da parte di Pax di proporre percorsi di form-azione da tenersi a Casa per la Pace in corso d’anno in alcuni week end.