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Pax Christi nel “dialogo generazionale”

richiesto da papa Francesco nel Messaggio per la 55a Giornata della Pace

Norberto Julini, coordinatore nazionale

Si è tenuto lo scorso 24 gennaio un primo colloquio online promosso da Pax Christi con alcuni giovani invitati da don Nandino, don Alessandro Santoro, Rosa Siciliano, Alessandro Bartolini, cui si è aggiunta Anna Scalori, e da me. Erano con noi Ilaria, Elena, Alice, Arianna, Francesco, Maurizia, la prossima volta ci sarà anche Matteo. Prosegue con questa nuova iniziativa il lavoro già in corso in alcuni Punti Pace, cui rivolgo l’invito a documentare periodicamente, anche attraverso i coordinamenti interregionali, le attività in corso od in programma a tal proposito.

L’incontro è avvenuto all’antivigilia dell’avvio della Scuola d’Innovazione Sociale promossa da Pax Christi in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense, un investimento autorevole e qualificato nella stessa direzione dialogante e formativa con le nuove generazioni, che sarà benefico anche per il proseguimento della nostra testimonianza nel futuro che ci interpella ogni giorno ed a cui guardiamo con speranza ed apprensione.

L’incontro di presentazione, di ascolto, di dialogo come preambolo di una collaborazione che si vorrebbe duratura e fruttuosa, ci ha impegnati con domande, risposte, proposte e dichiarazioni di disponibilità utili ad avviare un percorso comune che ruota intorno a verbi, parole nuove o di cui vorremmo riappropriarci in modo innovativo come CAMMINARE, CONOSCERE, COMUNICARE, TRASMETTERE.

Tante curiosità su Pax e la sua missione, tanti interessi, tante competenze sono emerse nel corso del colloquio. Nessuna specifica proposta era stata volutamente preparata per questo primo incontro. I giovani sono già impegnati in alcune attività di volontariato che entrano nell’ambito dei temi cari a Pax, alcuni sono già attivi nella redazione di Mosaico di pace, altri sono accanto ai migranti in difficoltà, altri in organizzazioni di pubblica assistenza, altri ancora rievocano con apprezzamento e riconoscenza precedenti esperienze come quelle del Collettivo Giovani, guidato alcuni anni fa con entusiasmo da don Nandino.

La Casa per la Pace di Firenze nel suo territorio così ricco di esperienze e testimonianze passate e presenti è stata più volte richiamata come risorsa da tornare a mettere a disposizione per attività in presenza, quando avremo superato la situazione pandemica che ci costringe per ora ad incontrarci a distanza davanti ad un video.

Il tema del CAMMINARE in senso proprio e figurato è emerso con forza convincente e con alcuni esempi in Toscana ed altrove. L’apertura alla dimensione internazionale con riferimento ai temi della cura dell’ambiente, delle relazioni, dell’educazione alla dimensione “planetaria” per una convivenza pacificata e pacifica è stata evocata e proposta da alcuni dei partecipanti, trovando attenzione ed adesione. Una domanda specifica ha riguardato la presenza e l’attività di Pax nelle scuole, perché vi è chi ancora ricorda le esperienze e le testimonianze conosciute in ambito scolastico anche in età preadolescenziale che hanno lasciato in loro un ricordo trasformatosi in età più matura in impegno nel sociale e nella solidarietà.

Queste suggestioni saranno riordinate ed elaborate con contributi più meditati ed anche scritti per raccogliere i primi materiali utili per il CAMMINARE insieme su cui tutti hanno convenuto.

Con chi, come, per che cosa e fino a dove camminare saranno fattori e scopi da definirsi, proseguendo con un secondo appuntamento previsto per  il prossimo 21 febbraio sempre sulla piattaforma zoom. Chi fra i giovani che ci leggono volesse aggiungersi, magari in questo aiutati dai nostri Punti Pace attivi sul territorio , sono benvenuti e possono scrivere ad info@paxchristi.it.