In Svezia – riporta Newsweek – le nuove restrizioni per il Covid spingono sempre più persone a farsi impiantare sotto pelle microchip con i dati sulle vaccinazioni. Questi microchip vengono usati anche per accedere a case, uffici e altri luoghi senza l’uso di chiavi. In alcune aziende in Svezia, negli Stati Uniti e in altri paesi, i dipendenti si fanno impiantare nel corpo microchip, che permettono ai capi di controllare la loro attività, registrando il numero di passi che un dipendente fa in un giorno, la sua frequenza cardiaca, cosa mangia e beve, quanto dorme e persino i suoi livelli ormonali. “La neurotecnologia – scrive il Guardian – permette alle aziende di monitorare anche l’attività del cervello dei loro dipendenti. Ora, le aziende stanno letteralmente entrando nella pelle dei loro dipendenti”.
Una tecnologia analoga viene sperimentata dalla Agenzia di ricerca avanzata del Pentagono, la quale annuncia che il dispositivo impiantabile ha lo scopo di convertire i neuroni del cervello in segnali elettronici per il trasferimento di dati tra il cervello umano e il mondo digitale.
In una intervista alla Radio Televisione Svizzera, Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum di Davos, ha dichiarato: “Impianteremo microchip sotto pelle o nel cervello. Ciò che vogliamo è una sorta di fusione tra il mondo fisico, digitale e biologico”. Il World Economic Forum comunica che “le lezioni apprese dai vaccini Covid-19 possono far progredire la biologia sintetica, per riprogettare i sistemi biologici naturali esistenti”. Scrive il New York Times: “Come nell’informatica, l’informazione biologica è codificata nel DNA, quindi può essere programmata con l’obiettivo di riprogettare gli organismi viventi per scopi utili”.