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Mozioni e raccomandazioni congressuali 2021

MOZIONE “1”
TESI “CURA LE RELAZIONI DI FRATELLANZA
CON PERSONE, SOCIETÀ, NAZIONI”
Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi
nell’impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli.
(Sintesi lavori gruppo e mozione)
Il gruppo non si è discostato dall’impostazione delle tesi sul Disarmo, sia nell’analisi che negli
obiettivi da perseguire, che nelle azioni da intraprendere.
Nell’ampia riflessione gli intervenuti hanno espresso le seguenti esigenze:
1) impegno più risoluto di Pax Christi, anche in riferimento alle responsabilità della politica da
sviluppare in rete con le altre associazioni pacifiste;
2) presenza capillare sul territorio per sensibilizzare la politica più prossima alle istanze dei
cittadini, compresi gli enti locali;
3) presenza del movimento nei processi formativi di coscienze sensibili ai temi della pace e del
disarmo sia nella scuola che nella chiesa e nella società nel suo complesso.
Infine sul Disarmo nucleare è stata presentata una mozione (MOZIONE 1 BIS) che verrà sottoposta
alla attenzione del Congresso per la discussione e l’eventuale approvazione.

MOZIONE “1bis”
TESI “CURA LE RELAZIONI DI FRATELLANZA
CON PERSONE, SOCIETÀ, NAZIONI”
Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi nell’impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli.
Per il Disarmo Nucleare – Mozione per il Congresso di Pax Christi Italia
(Gruppo di Lavoro Nazionale Disarmo Nucleare – Assisi 4 e 5 settembre 2021)
I partecipanti al Congresso di Pax Christi approvano il contenuto del documento del Gruppo di Lavoro Nazionale sul Disarmo nucleare, riportato online sul nostro sito, e impegnano l’associazione a tutti i livelli a tradurre nell’azione quotidiana le proposte del Gruppo che qui riportiamo.
Obiettivi
In tema di disarmo abbiamo l’obiettivo politico e giuridico del disarmo nucleare totale. Stiamo lavorando affinché il TPNW, possa estendersi a tutti gli Stati, compresi i 9 Paesi detentori di armi nucleari e i 5 Paesi che, pur non avendo proprie armi nucleari come l’Italia, le dispiegano. Obiettivo correlato è la loro rimozione.
In tema di disarmo dobbiamo anche riprendere la lotta contro i sistemi d’arma a doppia capacità convenzionale e nucleare come gli F35, quelli non strettamente difensivi e i sistemi d’arma autonomi o semiautonomi.
Il “diritto umano alla pace” deve diventare effettivo e le Nazioni Unite devono svolgere finalmente il loro ruolo liberando le generazioni future dal flagello della guerra.
Azioni
Pax Christi deve diventare, ancor più di quanto non lo sia ora, un luogo di riflessione, di elaborazione, di formazione e divulgazione di idee, contenuti e prassi. Va consolidato lo specifico gruppo di lavoro nazionale sul tema e meglio articolata l’azione a tutti i livelli dell’organizzazione.
Pax Christi è una associazione cattolica che propone a tutti la Pace donata da Cristo. Sulle tematiche del Disarmo, Pax Christi deve proporsi come lievito fecondo per le comunità pastorali, decanali e diocesane, coinvolgendo sempre più il tessuto associativo sia ecclesiale che laico, cercando di rimuovere gli ostacoli all’accoglienza degli obiettivi descritti.
Pax Christi dovrà proporsi quale punto di riferimento delle 44 associazioni cattoliche che hanno chiesto al Governo la sottoscrizione del TPNW, realizzando assieme ad esse azioni concrete. Anche l’opposizione alla presenza delle armi nucleari nel Paese e la richiesta della loro rimozione deve essere al centro della sensibilizzazione. Ciò è tanto più urgente in quanto entro il 2022 dovrebbero arrivare le nuove più pericolose bombe termonucleari B61-12.
Pax Christi, anche cooperando con i soggetti già attivi sull’argomento (RiPD e altri), deve estendere ove possibile le prassi e gli obiettivi della Campagna “Italia Ripensaci”, superandone i limiti attraverso pratiche di lotta nonviolenta attiva, che facciano superare le resistenze e le ambiguità di Governo, Parlamento e partiti, e che ottengano chiarezza sullo status giuridico delle armi nucleari presenti in Italia in modo da poter agire adeguatamente per la loro
rimozione. In questo ambito si dovranno poter mettere in discussione le concezioni strategiche ed i vincoli posti in tema nucleare derivanti dall’appartenenza alla NATO.
Pax Christi dovrà operare in termini di formazione: al suo interno, nei confronti di catechisti, formatori oratoriani, insegnanti di religione, docenti e studenti esaltando anche il ruolo del nostro Centro studi, della nostra Campagna “Scuole smilitarizzate”, di strumenti specifici messi a disposizione sia da nostri Punti Pace e dai nostri Coordinamenti territoriali che anche da soggetti esterni, (PeaceLink, Università per la Pace, ecc.). Con uguale determinazione si deve puntare ad ampliare il numero e il genere degli interlocutori giornalistici, sia a livello di carta stampata che di Radio e TV.
L’associazione dovrà consolidare la propria partecipazione sia agli specifici incontri di Pax Christi International sia a quelli di livello sovranazionale per una elaborazione collettiva sul come si possano rimuovere gli ostacoli alla firma del TPNW e alla rimozione delle armi nucleari dai nostri Paesi.
In rete con altri soggetti dovrà rilanciare la richiesta di delibere pro TPNW da Comuni, Province e Regioni, a partire dagli Enti Locali per la Pace e dai membri della ONG Mayors for Peace. Chiedere di intitolare o re-intitolare vie e piazze a figure distintesi nella lotta per il disarmo nucleare.
Nei confronti dei parlamentari, in rete con altre realtà, dovrà cercare di ottenere una loro posizione chiara a favore del TPNW onde evitare mediazioni al ribasso nel Parlamento o con il Governo. Ciò può avvenire riproponendo lo schema del “Parliamentary Pledge” ma anche attraverso il sostegno alla proposta di legge già presente in Parlamento per la Ratifica del Trattato. Si dovrebbe operare anche per ottenere una posizione congiunta a livello sovranazionale, europeo e internazionale tra parlamentari di diversi Paesi a favore della Ratifica del TPNW.
Un importante obiettivo operativo è quello di contribuire allo sviluppo di una significativa “massa critica” da far pesare nei confronti del Parlamento e del Governo, con il coinvolgimento diretto dei cittadini, come avvenne con i milioni di persone mobilitatesi nelle piazze contro gli euromissili.
Attraverso questa mozione, il Gruppo Disarmo Nucleare chiede al nuovo Consiglio Nazionale di invitare i Punti Pace e gli aderenti a promuovere iniziative sui loro territori. A tal fine si dovrà sostenere la realizzazione di un archivio di tutto il materiale necessario e uno specifico percorso formativo per il raggiungimento degli obiettivi su indicati.

MOZIONE “4”
TESI “ABBI CURA NELLA CHIESA DELLA “DIAKONIA” DELLE ORIGINI”
“Occorre però riconoscere che l’arresto agli armamenti a scopi bellici, la loro effettiva riduzione, e a maggior ragione, la loro eliminazione sono impossibili o quasi, se nello stesso tempo non si procedesse a un disarmo integrale…”.
GRUPPO DI LAVORO CHIESA RACCOMANDAZIONE: VERSO UNA TEOLOGIA PER LA PACE
Il gruppo di lavoro, pienamente in sintonia con le tesi congressuali, chiede al consiglio:

  1. Di proseguire l’azione presso la Cei sul disarmo nucleare, coinvolgendo anche le comunità cristiane locali;
  2. Di proseguire il proprio impegno per la smilitarizzazione dei cappellani militari.
    Nell’ambito dell’educazione alla pace:
  3. Realizzare sussidi per le parrocchie sul messaggio per la Giornata della Pace e su Gesù nonviolento;
  4. Svolgere interventi presso l’Ufficio catechistico nazionale per inserire il tema della pace nella catechesi ordinaria;
  5. Potenziare le scuole di pace e la formazione sulla teologia per la pace anche nei seminari e istituti di scienze religiose;
    nell’ambito della spiritualità della pace:
  6. Ascoltare e portare alla luce tanti cammini di pace, fatti o in corso, di popoli, comunità, chiese per scoprire una pastorale di
    pace con culture, religioni, fedi, percorsi diversi cosicché prenda vita dal basso un’autentica teologia della pace;
  7. Promuovere, come Pax Christi, la conoscenza del magistero sulla pace di papa Francesco, rilanciando per esempio il momento
    di preghiera con e per Francesco;
  8. Creare sussidi per incontri di preghiera sulla pace connotati dall’essere interreligiosi;
  9. Partecipare come Pax Christi al cammino sinodale portando la nostra specificità.

MOZIONE “5”
TESI “ABBI CURA DELL’ECONOMIA COME SERVIZIO DEL BENE COMUNE”
“La guerra appare così come il fallimento di ogni progetto umano e divino: basta visitare un paesaggio o una città, teatri di un conflitto, per accorgersi come, a causa dell’odio, il giardino si trasformi in una terra desolata e inospitale e il paradiso terrestre in un inferno”.
“Cambiare se stessi per cambiare il mondo”
Il gruppo di lavoro, richiamando l’insegnamento di Papa Francesco sull’interdipendenza delle crisi ambientale ed economica e sulla loro estrema gravità, ha condiviso l’impostazione che riconosce analogamente l’esigenza di un impegno integrale ed integrato per la salvaguardia dell’ambiente e per un complessivo ripensamento dell’economia, da riconoscere come “servizio del bene comune”.
Il gruppo di lavoro ha condiviso l’analisi condotta dal Consiglio Nazionale uscente in merito all’esigenza di individuare obiettivi e di proporre azioni commisurate alle effettive potenzialità del Movimento, riconoscendo che il perseguimento di obiettivi di scala più ampia può essere praticato solo attraverso la partecipazione a reti vaste.
Gli obiettivi e le azioni proposte sono presentate all’intero Movimento perché siano fatte proprie ed assunte in prima persona da parte dei singoli aderenti, consapevoli che per cambiare il mondo si deve cominciare a cambiare se stessi.
Si propongono pertanto ad ogni aderente le seguenti raccomandazioni:

  • di adeguare il proprio stile di vita al fine di dare testimonianza alla possibilità di un mondo nuovo che appare sempre più urgente e necessario;
  • di praticare, ove possibile, il consumo di prodotti “a km 0”;
  • di ricercare le informazioni necessarie e di praticare in ogni possibile occasione un consumo consapevole e critico;
  • di ridurre i propri consumi, perseguendo la riduzione della propria impronta ecologica e riconoscendo che una parte del proprio reddito, in quanto
    eccedente i bisogni, è da redistribuire a chi si trova in condizioni di necessità;
  • di ridurre in particolare il consumo di carne per la propria alimentazione, nella consapevolezza che la sua produzione in allevamenti industriali non
    permette generalmente il benessere animale;
  • di preferire, quando possibile, i canali commerciali alternativi alla grande distribuzione,
  • di esercitare consapevolmente il boicottaggio dei prodotti, dei produttori e dei distributori che non rispettano i diritti dei lavoratori ovvero, ad una
    scala più grande, che non rispettano i diritti umani;
  • di praticare il “disinvestimento” nei confronti delle banche armate e in generale nei confronti degli strumenti d’investimento non etici.
    Si propone inoltre al Movimento la seguente mozione:
  • di partecipare attivamente alle reti e alle campagne, di cui si condividono gli obiettivi e i metodi, per perseguire più ampi obiettivi di
    sensibilizzazione e di orientamento dei cittadini, come per esempio “La Società della Cura” promossa da ATTAC Italia, “Economia disarmata” curata dal
    Movimento dei Focolari, “Sbilanciamoci”;
  • di ricercare la possibile collaborazione con giovani economisti e imprenditori attivi nel percorso di Economy of Francesco;
  • di considerare l’adesione alla campagna, lanciata da Altreconomia, contro i Paradisi fiscali;
  • di considerare l’adesione alla campagna contro la Proprietà intellettuale delle Multinazionali produttrici di vaccini contro il Covid 19;
  • di ricercare l’attivazione, in eventuale collaborazione con altri soggetti, di canali di informazione efficace per facilitare il consumo critico e
    consapevole;
  • di ricercare l’attivazione, in eventuale collaborazione con altri soggetti, di occasioni di formazione, valutando la possibilità di valorizzare a tale scopo
    il Centro Studi economico-sociali per la Pace, da rifondare, e la Casa per la Pace.

MOZIONE “6”
TESI “ABBI CURA DI PAX CHRISTI: ORGANIZZA IL LAVORO DEGLI ARTIGIANI DI PACE”
“Chi ha la responsabilità del governo, è chiamato a favorire e attuare una trasparente consultazione non solo in seno agli organi direttivi, ma a tutti i livelli, in virtù di quella logica di comunione secondo la quale tutti possono mettere al servizio degli altri i propri doni, le proprie opinioni nella verità e con libertà”.
Abbi cura di Pax Christi : organizza il lavoro degli “artigiani di pace
Mozione Organizzativa
Molti aderenti a PX hanno fatto osservazioni e proposte in merito all’organizzazione del Movimento per fare al meglio il lavoro di “artigiani della pace”.
Questa sollecitazione ci incoraggia a fare in questo Congresso un’ articolata mozione organizzativa nel rispetto del nuovo Statuto che risponda alla richiesta di un migliore funzionamento interno ed esterno del nostro Movimento.
In PX ci sono molte funzioni ed alcuni strumenti che richiedono cura e servizio.
Per attuare queste modalita’ di lavoro e’ preliminare riflettere insieme sul significato dell’azione di coordinare, intesa come capacità di “organizzare vari elementi, assegnando a ciascuno funzioni e compiti nel modo più idoneo al conseguimento di un fine.”
Molti aderenti hanno disponibilità generosa e competenze già collaudate o da mettere alla prova. Gli stessi gruppi di lavoro durante il Congresso sono occasioni importanti per confermare l’impegno a “camminare insieme” ciascuno con le proprie esperienze ed i propri carismi.
Il prossimo quadriennio dovra’ essere vissuto in costante sinodalità nel quadro di responsabilità condivisa , lavorando in sinergia nel rispetto dei ruoli assegnati a ciascuno.
Per realizzare questa modalità operativa che mobiliti le risorse umane del nostro Movimento occorre che l’esercizio della delega di alcune funzioni da parte del Presidente e del Coordinatore nazionale ai componenti del CN e ad altre persone al di fuori di esso diventi pratica ordinaria.
In particolare il Presidente, visto il proprio ministero di Vescovo con le relative incombenze, è opportuno che ad inizio del mandato del Consiglio Nazionale concordi con lo stesso e con il Coordinatore Nazionale le funzioni gestionali ed organizzative del Movimento delegabili al Vice-Presidente.
Il Coordinatore Nazionale svolgerà le funzioni che gli sono attribuite dallo Statuto curando in particolare:
a- rappresentanza verso l’esterno, con il Presidente.
b- accompagnamento, d’intesa ed in collaborazione con i Coordinatori territoriali, dei Punti Pace e di tutti gli aderenti non appartenenti ad un PP in modo che il collegamento sul territorio venga mantenuto e curato.
c- coordinamento dei referenti delle varie campagne, incaricati dal CN. Il coordinatore riunirà periodicamente i vari incaricati per una verifica collegiale dell’andamento delle campagne.
Il Coordinatore non dovrebbe farsi carico dei problemi organizzativi e gestionali, essendo delegati ad altri, come detto nei punti precedenti.
In particolare per ciascuno degli ambiti sottoelencati è opportuno che vi sia almeno un referente specifico indicato dal Consiglio Nazionale d’intesa con il Coordinatore Nazionale:
1)Formazione degli “artigiani di pace”, Scuola per la pace, in rapporto anche all’evolversi dell’esperienza/ripartenza del Centro Studi.
2)Mosaico di Pace, Verba Volant, Comunicazione interna ed esterna a PX
3)Personale e Segreteria.
La segreteria deve essere il centro del coordinamento, delle comunicazioni e delle attività, operando dal centro ai PP e dai PP al centro. Ciò permetterebbe una maggiore e corretta informazione sulle attività nazionali, internazionali e dei PP.
4) Rapporti con altre Associazioni cattoliche per specifiche iniziative comuni quali il Disarmo nucleare, la Marcia per la Pace, la Campagna Banche Armate.
5)Rapporti con RIPD e campagne da condurre nella Rete quali Italia Ripensaci, Un’altra difesa è possibile, etc.
6)Rapporti internazionali e Campagne Internazionali.
Coordinatori territoriali
a- promuovono il coordinamento tra i PP della stessa area geografica, relativamente a studio ed approfondimento ed alle azioni concrete da intraprendere anche in esecuzione di indirizzi ricevuti dal CN.
b- intraprendono rapporti collaborativi con altre organizzazioni cattoliche e laiche a livello regionale ed interregionale.
c- promuovono e partecipano a riunioni di gruppi di persone interessate ad intraprendere un cammino d’impegno in PX.
d- coordinano i Punti Pace tra di loro e con il Coordinatore nazionale ed accompagnano i Punti Pace nella loro azione sul territorio.
e.L’organizzazione ed il funzionamento del Coordinamento è fatta dal Coordinatore e dai Referenti dei Punti Pace che si dovranno dotare di un apposito regolamento.
Punti Pace
Merita sottolineare che essi sono la presenza organizzata di PX sui territori. Ad essi va data somma importanza da parte del Movimento. Il Coordinatore nazionale d’intesa con i Coordinatori Territoriali dovrà dedicare parte significativa della sua cura del Movimento a queste realtà.
Centro Studi
il Centro Studi economico-sociali per la pace è stato e può ancora costituire un importante strumento di studio, ricerca e approfondimento di tematiche legate all’attualità e di prospettive di sviluppo future “per una società più giusta, fraterna, sostenibile, inclusiva” (PapaFrancesco).
Pensiamo che sia importante rifondarlo cercando collaborazioni con persone competenti e in sinergia con associazioni e istituzioni che condividano l’importanza di costruire un futuro nella prospettiva della pace, della giustizia, della nonviolenza.
La collocazione prioritaria delle iniziative e degli eventi promossi dal Centro Studi deve essere la Casa per la pace di Pax Christi, anche come elemento di supporto economico alla Casa stessa. E’ auspicabile che il suo campo di studio e ricerca si apra anche alla teologia per la pace.
Nell’ultimo anno, una scuola di formazione sociale è stata ideata con la collaborazione della Università Pontificia Lateranense e di altri partners mentre la collaborazione attiva con Pax Christi International ha permesso di lanciare un evento nazionale, presentando un documento per la promozione della nonviolenza attiva nelle attività politiche e di governo.
Queste due iniziative possono costituire un primo nucleo sul quale un nuovo Centro Studi possa mettere le basi.
Regolamento Pax Christi
Considerato che l’ultima Assemblea ha recepito solo le modifiche strettamente necessarie si deve mettere mano al Regolamento per una stesura più organica dello stesso.

RACCOMANDAZIONE “1”
RACCOMANDAZIONE CURA DELLA CASA COMUNE E CONVERSIONE DEGLI STILI DI VITA
Si propone che il percorso dell’ecologia integrale, già intrapreso dal Movimento, diventi patrimonio comune con un maggior coinvolgimento dei PP e dei singoli aderenti, attraverso l’organizzazione di laboratori sui Nuovi Stili di Vita e della Spiritualità della Creazione.
Chiediamo inoltre al CN di approfondire il tema dell’inquinamento e delle emissioni dei gas serra prodotto dall’industria delle armi, vedi Agenda 2030 che non comprende negli obiettivi il comparto Difesa.
Chiediamo di fare rete con le Associazioni Ambientaliste, in ambito religioso e laico, contribuendo alla trasformazione nel senso auspicato della difesa della vita e dell’ambient.

RACCOMANDAZIONE “2”
RACCOMANDAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO DI LAVORO:TESI CONGRESSUALE EDUCA ALLA “GRAMMATICA”DELLA CURA DELLA SCUOLA: PREPARERAI LA PACE

  • Dopo un periodo intenso in continuità col passato, l’attività è stata inevitabilmente tarpata dalla pandemia e solo ora sta faticosamente prendendo ritmo e consistenza. Comunque non sono mancate, né a livello locale né a livello nazionale, iniziative interessanti, già ipotizzate dalle risultanze dell’ultimo Congresso. Ad esempio, le varie forme di educazione alla nonviolenza, i rapporti in ambito scolastico ed ecclesiale, l’ impegnativa campagna Scuole Smilitarizzate, le manifestazioni pubbliche nelle Giornate della nonviolenza del 2 ottobre, ed anche, il Concorso di creatività la Pace si scrive, riservato agli studenti/esse di ogni ordine e grado della scuola.
  • Le proposte delle tesi per il prossimo quadriennio sono state condivise pienamente dando continuità alle iniziative già intraprese, promuovendo in particolare, il Concorso creativo “ racconti sulla nonviolenza”, l’adesione in toto alla Giornata del 2 ottobre, incontri di ampio respiro sulla gestione dei conflitti anche a livello individuale e sullo sviluppo di una mentalità nonviolenta e pacifica.
  • Si suggeriscono:
    a) Porre in primo piano, e non come forma educativa complementare, l’educazione del singolo alla nonviolenza, prospettando, soprattutto ai più giovani, il concetto che la pace comincia da ognuno di loro, dal rapporto con se stessi, dalla qualità delle relazioni con i familiari e gli amici, dalla disponibilità al dialogo, alla comprensione e al perdono. Con gli studenti, e non solo con loro, per far comprendere meglio le istanze nonviolente, bisogna partire dal vissuto personale e dalla vita quotidiana. Questo sistema di comunicazione, del resto, era già il metodo base delle parabole di Gesù ed è oggi il punto di riferimento dello stesso Papa Francesco.
    b) Divulgare la cultura della pace attraverso: il messaggio del papa in occasione della giornata della pace del Primo gennaio, le encicliche Fratelli e Laudato sì.
    c) Puntare ad una serie di iniziative, anche istituzionali, miranti alla formazione dei docenti, in modo da trasformare in stabile stimolo culturale l’educazione alla cura ed alle relazioni interpersonali e con se stessi.
    d) Creare o approfondire la rete dei contatti, sia nel territorio (con le istituzioni, gli istituti scolastici, le associazioni, le parrocchie) sia sul web, dove comunque non mancano già ora siti pluricomprensivi e comunicativi (es. OPAL, Focolarini, Movimento nonviolento…)
    e) Promuovere iniziative miranti all’uso corretto della parola, troppo spesso, anche in campo giornalistico, usata in modo improprio oppure offensivo e certamente tale da rompere l’equilibrio relazionale.
    f) Raccogliere e mettere in rete materiale informativo in relazione alle campagne più importanti di Pax Christi, in modo da poter essere punto di riferimento per chi si vuole avvicinare a certe problematiche.
    g) Molti componenti del gruppo di lavoro hanno espresso la loro disponibilità a supportare il Consiglio Nazionale nella realizzazione di questi obiettivi.