Salutiamo con grande affetto il cardinale Dionigi Tettamanzi che lascia la guida della Diocesi di Milano ma non certo il suo impegno per una fede profonda, incarnata nell’impegno ecclesiale per la giustizia, la solidarietà e la pace. Con un caldo abbraccio di riconoscenza Pax Christi si rivolge al cardinale che tanto ha segnato la vita del Paese e della Chiesa italiana.
Grazie e grazia a te, caro Dionigi,
fratello in Cristo “nostra pace”
Salutiamo con grande affetto il cardinale Dionigi Tettamanzi
che lascia la guida della Diocesi di Milano ma non certo il suo impegno per una fede profonda, incarnata nell’impegno ecclesiale per la giustizia, la solidarietà e la pace.
Egli risiederà a Triuggio, dove Pax Christi ha tenuto l’Assemblea nazionale nell’aprile 2010,
sul tema, a lui caro, della “pace come cittadinanza responsabile” in una città del dialogo dove nessuno è straniero. Ringraziandolo per la sua testimonianza libera e solidale, rilanciamo le domande attualissime da lui espresse la domenica delle Palme.
“Perché ci sono uomini che fanno la guerra,
ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente?
Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni?
Perché tanti vivono arricchendosi sulle
spalle dei Paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono
dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito
proprio sulla loro povertà?”.
Nella società, nella politica, nelle famiglie e anche nella Chiesa- continuava l’Arcivescovo–
è segno di stoltezza mettere gli altri al di sopra di noi confidando nella forza del denaro, del potere, del successo a ogni costo. Alzare la voce, cercare vendetta,
mostrare la nostra forza sono diventati i nostri criteri per regnare,
ma solo Gesù detiene “il potere regale”, cavalcando un’asina.
“La vera potenza che può realmente arricchire e fare grande la nostra vita”,
insisteva Tettamanzi, sta nell’umiltà, nel dono di sè, nello spirito di servizio,
nella disponibilità vera a venerare la dignita’
di ogni nostro fratello e sorella in ogni età e condizione di vita”.
Meditando attentamente su tale messaggio, auspicando che la Diocesi
lo sviluppi con tenacia e fantasia, contiamo di averlo al nostro fianco nel
cammino ecclesiale che ci porterà all’Assemblea delle religioni di Assisi
(ottobre 2011), al ricordo operativo del magistero di pace di Giovanni Paolo
II, alla prossima Giornata mondiale della pace “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”.
Pax Christi Italia
13 settembre 2011