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Architettura e artigianato della Pace

+ Giovanni Ricchiuti

Gravina, 4 ottobre 2020

Amiche e amici carissimi Pax Christi e quanti leggeranno questo editoriale, vi scrivo nel giorno della festa di San Francesco. Anche io vorrei cominciare con l’incipit dell’Enciclica firmata da papa Francesco ieri sera sulla tomba di San Francesco, ad Assisi: “Fratelli tutti” … se volete, aggiungiamo anche sorelle e fratelli tutti. San Francesco nelle sue Ammonizioni cominciò con questo saluto. Ho avuto modo di scorrere, seppure velocemente, l’Enciclica: una lunga e poderosa e ponderosa riflessione che si dipana attraverso 8 capitoli, una introduzione e la conclusione con quelle due preghiere, una rivolta a Dio creatore e l’altra una preghiera ecumenica. 8 capitoli 287 numeri. C’è da leggere, c’è da meditare!

E dobbiamo dire una grazie convinto, sincero e riconoscente a Papa Francesco!

La sua Enciclica è, direi, un compendio sulla fraternità che racchiude i tanti, tanti numerosi interventi di papa Francesco su questo tema. Infatti lui dice che vuole fare una riflessione sulla fraternità e sull’amicizia sociale. Sappiamo come stia cuore a papa Francesco, e quindi dovrebbe stare a cuore alla chiesa tutta, questa dimensione evangelica della fraternità e questa dimensione sociale della fraternità, che diventa amicizia, dialogo, incontro, pensiero comune da condividere. C’è un capitolo – il settimo in modo particolare – che è dedicato alla Pace. Alla Pace, scrive papa Francesco, come “architettura ma anche come artigianato”. Bellissima anche questa sua precisazione! C’è bisogno di architetti che pensino che studino, che elaborino… (pensiamo alle tante università che hanno nel loro percorso universitario una facoltà dedicata o dei corsi, dedicati alla Pace) E papa Francesco sottolinea che c’è bisogno di artigiani di Pace. Quella Beatitudine… ‘Beati coloro che fanno la pace, che costruiscono la Pace (Vg. di Matteo). Ci troviamo davvero impegnati con Pax Christi a raccogliere ancora una volta questo invito, e io penso che lo stiamo facendo anche in modo molto, molto concreto. Penso in modo particolare in questo mese, da qualche giorno è partita la campagna per smilitarizzare le scuole, disarmare la scuola: è uno dei segni con cui Pax Christi da tempo, da anni prosegue il suo cammino attraverso queste iniziative che ​sono nello stesso tempo – lo diciamo con modestia ma anche con consapevolezza – architettura di Pace. Pensiamo al nostro Mosaico di pace (che compie trent’anni proprio in questi giorni) dove tante donne e uomini, studiosi, pensatori ma anche impegnati proprio nel discorso della pace, ci danno suggerimenti. Pensiamo al nostro Centro Studi su cui pensiamo davvero di dover concentrare le nostre attenzioni perché elabori… E poi tutte le nostre iniziative dei Punti Pace e a loro va’ da parte mia un profondo grazie al lavoro che fanno.. A consiglio nazionale agli aderenti… tutti tutti. Facciamo perché queste nostre mani, queste nostre gambe portino l’annuncio della Pace. Oggi, in questo mese di ottobre missionario, la Chiesa guarda al mondo, non per far proseliti ma per annunciare la bellezza della buona notizia. Ma noi ci prepariamo anche ad un altro evento: la nostra Assemblea, on- line quest’anno, a motivo del Covid e delle cose che conosciamo, della impossibilità di essere in presenza. Lo faremo on-line domenica prossima 11 ottobre, perché questo nostro amato Movimento, Associazione Pax Christi APS, nel cambiamento, adeguamento dello Statuto secondo la legge che riguarda gli organismi del Terzo Settore. Care amiche e amici carissimi, sorelle e fratelli tutti di Pax Christi vi lascio con gli auguri in questa domenica 4 ottobre, festa di San Francesco patrono dell’Italia e anche anniversario dell’ordinazione Episcopale del nostro carissimo don Luigi Bettazzi. Penso davvero che davanti a noi abbiamo un cammino che ci vede ancora sulla strada a passo veloce con l’unico desiderio che tutti nutriamo: la Pace e la concordia tra i popoli. La cancellazione della guerra e dei conflitti come soluzione dei problemi. Continuiamo questo cammino e arrivederci a domenica. Ciao.