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Il Documentario “Amaranto” a Catania

Il 15 gennaio è stato presentato al Cinema Odeon di Catania, in prima assoluta per la Sicilia, il documentario “Amaranto” delle registe Emanuela Moroni e Manuela Cannone, quest’ultima presente in sala.

L’iniziativa è stata organizzata dal Punto Pace Pax Christi di Catania insieme ad un nutrito gruppo di associazioni impegnate localmente nella promozione di pratiche e stili di vita in armonia con l’ambiente, tra cui il Gruppo Iniziativa Territoriale (GIT) Sicilia Nord-Est di Banca Etica, Mani Tese Sicilia, Cope Cooperazione Paesi Emergenti, Cooperativa Prospettiva, Arci Comitato Territoriale di Catania, Comitato Popolare “Antico Corso”, Legambiente Catania, Le Galline Felici, ‘a Fera Bio, Arca delle Tre Finestre, Casa di Paglia Felcerossa, Libera Catania.

Il documentario presenta storie che appaiono come scelte di libertà nei confronti di un sistema sociale ed economico che, orientato ai miti della società industriale, risulta alla fine incapace di rispettare non solo l’ambiente, ma anche le persone con le loro relazioni. Le scelte presentate seguono il percorso di alcuni momenti fondamentali della vita: nascere, conoscere, viaggiare, abitare e rinascere.

A raccontarle, sono i protagonisti di alcune di queste esperienze di liberazione: Verena Schmid, ostetrica promotrice del parto naturale, Franco Lorenzoni, maestro elementare e promotore della sperimentazione educativa, Etain Addey, contadina, scrittrice ed esponente del bioregionalismo, Alida Nepa, referente del Cohousing SanGiorgio – Ferrara – associazione Solidaria e Saviana Parodi, biologa e permacultrice.

Dietro i racconti, si intravedono dei tratti comuni che uniscono questa ricerca: il riappropriarsi dello spazio, inteso come rapporto con la natura e con la terra. Un rapporto che la società industriale ha alterato producendo un sovrasfruttamento delle risorse naturali, responsabile della crisi ambientale globale.

Poi, il riappropriarsi del tempo, un tempo liberato dal superfluo e riportato alla sintonia con i tempi della natura, restituito alle relazioni umane fondamentali.

Esperienze, quelle presentate, che non rappresentano quindi una soluzione meramente “tecnica” al problema della sostenibilità ambientale, ma che propongono un riappropriarsi del senso dell’esistenza e della dimensione della bellezza.

“Amaranto è stato premiato al RIFF (Rome Independent Film Festival) 2018 come miglior Documentario ed è stato inserito nella programmazione dei circoli cinematografici ARCI per la stagione corrente.

Al termine della proiezione si è svolto un breve dibattito con la regista e con i protagonisti di alcune esperienze che si stanno realizzando in Sicilia in sintonia con i temi del documentario. Per informazioni: http://www.facebook.com/amarantodocumentario/