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Sul Decreto sicurezza (Decreto Salvini)

Coordinamento Sud dei Punti pace di Pax Christi
Santeramo in Colle, 20-21 ottobre 2018

Il Coordinamento Sud di Pax Christi, riunito alla presenza del presidente nazionale, mons.
Giovanni Ricchiuti, e del coordinatore nazionale, don Renato Sacco, ha discusso, tra l’altro, il
tema della condizione degli immigrati oggi in Italia, alla luce degli ultimi avvenimenti, direttamente
e/o indirettamente legati alle recenti decisioni governative.
Le circolari ministeriali inviate agli uffici periferici e l’imminente discussione in Parlamento del
Decreto sicurezza (Decreto Salvini), in materia di immigrazione e permanenza in Italia di
immigrati, richiedenti asilo o permessi di soggiorno – tra cui la grave eliminazione dei permessi
umanitari, fatto persecutorio per persone indifese e alla mercé di caporali e sfruttatori della peggiore
specie – hanno alimentato un clima di allarme umano e sociale.
I vecchi luoghi di accoglienza, che in passato hanno ospitato gli immigrati (SPRAR), spesso affidati
alle cure di volontari, si vanno svuotando; le pratiche sono espletate sempre più a rilento; le
richieste ricevono, nella stragrande maggioranza dei casi, risposte negative; i rimpatriati sono
sempre pochi; la clandestinità aumenta.
I nuovi progetti di integrazione degli immigrati, dopo l’accoglienza, vengono accantonati; quelli già
in funzione da tempo e felicemente sperimentati sono ostacolati in tutti i modi, se non apertamente
osteggiati.
Il caso Riace è uno di questi.
Si vuole dimostrare che nessuna integrazione è possibile con gli stranieri, indicati come portatori di
ogni forma di negatività.
AlIa luce di tutto questo, il Coordinamento Sud esprime forte dissenso nei confronti del decreto
sicurezza che favorisce atteggiamenti di ostilità e di esclusione, mostrato anche dai responsabili
della sicurezza pubblica mediante dichiarazioni poco rispettose della dignità umana e dei diritti
fondamentali e inalienabili della persona.
In quanto amanti della pace e della giustizia, secondo gli insegnamenti del Vangelo, il
Coordinamento Sud dichiara altresì che questo decreto è in contraddizione con l’“ero straniero e mi
avete accolto” e con l’elementare spirito di “pietà” verso i miseri, i deboli, gli indifesi, gli ultimi.
Si auspica la fine della presente “tempesta” di irrazionalità e il ritorno di un tempo di sensibilità
umana e cristiana e di ragionevolezza.