Difendere e promuovere i beni comuni
Un percorso del Punto Pace di Andria
Il Punto Pace di Pax Christi di Andria, immediatamente dopo la pubblicazione della Laudato si’ il 24 maggio del 2015, colse la portata rivoluzionaria e i risvolti trasgressivi, se non eversivi, dell’enciclica. Sollecitato, tra l’altro, dal contributo di idee offerto da alcuni aderenti al Movimento durante il workshop “CURARE LA TERRA” (ecologia, condivisione dei beni comuni), nel contesto del Congresso Nazionale di Pax Christi ad Assisi il 23/24 aprile 2016, concordò di porre, tra gli obiettivi del percorso formativo da realizzare nello stesso anno, lo studio e l’approfondimento del documento pontificio.
Dall’analisi dei vari capitoli, che richiese una serie di incontri, scaturì, da un lato, l’esigenza di promuovere la diffusione del testo, stimolandone la lettura da parte di quanti, cattolici e non, sono sensibili allo stravolgimento della nostra casa comune; dall’altro la necessità di produrre comportamenti ispirati al radicale cambiamento degli stili di vita.
In questa prospettiva si colloca la proposta avanzata dal Punto Pace a quattro comunità parrocchiali: S. Angelo e Sacro Cuore; S. Giuseppe Artigiano e Madonna di Pompei. La scelta è stata motivata dalla contiguità di ubicazione delle prime due realtà parrocchiali e delle altre due, in modo che esse, alternativamente riguardo alla sede ospitante, potessero condividere gli incontri programmati.
Pertanto, grazie all’impegno ed allo sforzo collaborativo di don Giuseppe Capuzzolo e di don Sergio Di Nanni, ben due incontri/dibattito sono stati previsti e finalizzati alla fase di conoscenza e di informazione, propedeutica rispetto a quella laboratoriale.
Il primo, dal titolo “L’ecologia integrale di papa Francesco – La cura della casa comune”, si è svolto giovedì 15 marzo u. s., alle 19,30, presso il Teatro Parrocchiale di Madonna di Pompei. Ha coinvolto le comunità di Madonna di Pompei e di S. Giuseppe Artigiano ed ha avuto come relatrice Rosa Siciliano, direttrice di Mosaico di Pace.
Dal suo contributo, che si è connotato per la padronanza dei contenuti e la chiarezza nell’esposizione, è emerso che l’enciclica vanta una sua inconfondibile specificità per una pluralità di motivazioni: la capacità di dominare una materia vastissima e di condurre il discorso con rigore e pertinenza di argomentazioni; l’utilizzo di fonti attinte dagli studi e ricerche di scienziati contemporanei, oltre che dalla Bibbia; la varietà di toni, dallo stupore di fronte all’armonia del creato e dall’afflato profetico, che aleggia nell’intera opera, alla concretezza e meticolosità dei suggerimenti, funzionali all’inversione di marcia rispetto agli stili di vita.
Indubbiamente l’impronta più marcata in tutti i capitoli dell’enciclica è l’interconnessione tra i numerosi risvolti attraverso i quali si dipana la vita nei micro e macrocosmi degli esseri viventi in generale, e degli uomini in particolare, con lo sguardo costantemente rivolto agli ultimi: gli aspetti legati all’esistenza dei singoli, nonché quelli socio-politici ed economico-finanziari dominati dalla logica tecnocratica del profitto.
In conclusione si tratta di un’enciclica che segna una pietra miliare nella storia dell’umanità, alla pari della Pacem in terris.
Il secondo incontro, dal titolo “La situazione ambientale ad Andria – Interdipendenza tra i fattori di inquinamento, salute, qualità della vita”, si svolgerà giovedì, 12 aprile p. v., alle ore 20,00, sotto forma di tavola rotonda, presso il teatro parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano, con la partecipazione delle comunità di S. Giuseppe Artigiano e di Madonna di Pompei. Interverranno Riccardo Losito, geologo; Vincenzo Fortunato, pediatra; Tommaso Di Renzo, oncologo, dell’Assocaiazione “Onda d’urto”.
Ci si augura di veicolare l’acquisizione, sul piano personale e collettivo, di uno spirito critico e la conseguente adozione di comportamenti alternativi all’imperante modello consumistico, che risulta invasivo, omologante e massificante. Il coordinamento e la cooperazione sinergica tra unità individuali e gruppi, che condividono posizioni di armonica convivenza e di ammirazione per la bellezza del creato, costituiscono l’arma vincente nel contrasto allo scempio ed alle brutture ambientali. Lo sforzo deve essere finalizzato a “recuperare i diversi livelli dell’equilibrio ecologico: quello interiore con se stessi, quello solidale con gli altri, quello naturale con tutti gli esseri viventi, quello spirituale con Dio”.