A Palazzo Vecchio, sede del comune di Firenze, si è svolta sabato 9 dicembre la conferenza per la giornata ONU dedicata ai diritti del popolo palestinese.
Il 29 novembre di quest’anno è caduto il 70esimo anniversario della risoluzione 91 dell’ONU che nel 1947 sanciva la spartizione della Palestina storica in due entità statali. Lo stato di Israele pochi mesi dopo nacque mentre lo stato di Palestina deve ancora vedere la luce.
I relatori del mattino, a rappresentanza delle varie anime del popolo palestinese, si sono espressi su come i palestinesi debbano procedere per ottenere il diritto all’autodeterminazione, come lo statuto dell’ONU dichiara diritto inalienabile di ogni popolo.
Avraham Burg ha poi espresso il proprio punto di vista, lui che è uno fra i principali esponenti di coloro che in Israele si rendono conto delle ingiustizie patite dai palestinesi e si pongono in atteggiamento di accoglienza delle istanze che da essi vengono.
Nel pomeriggio, introdotto da una relazione iniziale del giornalista Filippo Landi, i relatori hanno avuto la possibilità di confrontarsi con tre membri del parlamento italiano (Puppato, Picchi e Petraglia) su come l’Italia possa lavorare per riaffermare il diritto internazionale così spesso disatteso da Israele.
Questa è stata la prima volta in cui alcuni esponenti in carica del parlamento italiano hanno partecipato ad una delle nostre conferenze per la Giornata ONU. Un momento di riconoscimento per il lavoro di Pax Christi, che deve spronarci ad aprire ulteriormente la scatola chiusa che a Roma rappresenta il popolo italiano, ma spesso se ne lava le mani.
D’ora in avanti i nostri sforzi si concentreranno nella creazione di una ampia rete, Società Civile per la Palestina, con due scopi principali: promuovere una informazione più puntuale e creare consapevolezza nella cittadinanza italiana; fare attività di lobby presso governo e parlamento italiani per la promozione dei diritti del popolo palestinese.
Al seguente link potete trovare un servizio di circa 15 minuti:
(FD)