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L’UMANITA’ CHE FA BENE. Un’altra Italia è più viva che mai

Disarmante nella sua semplicità, lo slogan sembrava fin troppo banale e soprattutto audace, nella sua pretesa di convincere la gente comune, imbevuta di pregiudizi contro i migranti, a mettere la firma su una proposta di legge a loro favore. Avrebbero capito le persone che sull’autobus scuotono la testa ad ogni presenza di straniero, che queste modifiche profonde all’attuale normativa sui richiedenti asilo avrebbe fatto bene non solo ai migranti, ma proprio a tutti?  Senza tante illusioni ci siamo dati  appuntamento il 12 aprile alla Camera dei deputati per lanciare la Campagna  ‘Ero straniero, l’umanità che fa bene’. Con i pochissimi responsabili nazionali delle grandi organizzazioni, anche Pax Christi era presente alla conferenza stampa ed esortava dal suo Congresso i Punti Pace a mobilitarsi in tutta Italia. Ma con l’estate vicina e solo 6 mesi di tempo era davvero arduo pensare di smuovere l’opinione pubblica, andando mai come stavolta controcorrente. La legge di iniziativa popolare chiede che si adegui la legislazione italiana sull’immigrazione al cambiamento delle caratteristiche dei flussi migratori, che si riconoscano le reali esperienza di integrazione già avviate e che si superi il buco nero creato dalla Bossi-Fini.

A mano a mano che passavano le settimane, crescevano ovunque in tutto il Paese i comitati di base, trasversali a idee politiche e provenienze religiose. Nei sei mesi di campagna sono stati allestiti oltre 4.000 banchetti di raccolta firme in centinaia di città, in tutta Italia: dai grandi centri come Roma e Milano, , Napoli e Firenze, alle città come Bergamo, Torino, Cagliari, Caserta, Foggia, Bari, e Venezia, in cui si è raccolto il numero maggiore di firme, ai piccoli comuni che hanno dato un contributo importante grazie all’impegno personale di circa 150 sindaci.

Altro che le agognate 50.000: siamo riusciti a arrivare a oltre 85mila mila firme in un tempo che potremmo definire strumentalmente ostile verso le persone immigrate. Nell’era del digitale, lo abbiamo fatto attraverso una modalità di vera democrazia partecipata, scendendo nelle piazze, coinvolgendo le parrocchie, incontrando la gente, ascoltando e proponendo, cercando di alimentare il dibattito e il confronto invece della polemica e dello scontro, chiedendo di apporre una firma per la proposta di legge.  In ogni piazza si respirava dopo tanto tempo di crisi di partecipazione, la responsabilità personale per un futuro che può cambiare solo partendo da ciascuno di noi. E in un pesante clima di contestazione palese di una buona parte di mondo ecclesiale a papa Francesco e alla sua nuova Chiesa del Vangelo e dell’umanità che fa bene, migliaia di giovani delle realtà cattoliche hanno intessuto relazioni feconde con tante realtà laiche. Si puntava molto più in alto che ad una pagina di firme, lavorando per un cambiamento culturale che cominci tenendo in considerazione le paure della gente, partendo dalla “pancia” per arrivare fino alla testa e al cuore.  Un cambiamento pratico che diffonda quelle buone prassi che esistono, ma faticano a essere replicate. Spiegare in piedi al mercato cittadino o sotto l’ombrellone in pieno luglio le soluzioni proposte dalla legge di iniziativa popolare per cambiare le politiche sull’immigrazione attraverso l’accoglienza, il lavoro e l’inclusione, sembrava una sfida impossibile. Soprattutto in un dibattito pubblico dominato dalla paura e dalla demagogia. Insomma, il successo della campagna non era affatto scontato.  SULLE SOGLIE, SENZA FRONTIERE è il nome della Campagna nazionale di Pax Christi che è nata proprio con Ero Straniero e che, segnata con successo la tappa delle 85.000 firme, continuerà a tenere il movimento in movimento.

Don Nandino Capovilla

 

SULLE SOGLIE, SENZA FRONTIERE. La nuova Campagna di Pax Christi

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SULLE SOGLIE, SENZA FRONTIERE. La nuova Campagna di Pax Christi

Da Bolzano a Bari si sta formando un staff nazionale perché da tempo anche Pax Christi ha fatto sue le costanti indicazioni di rotta di papa Francesco sull’accoglienza dei profughi nel nostro Paese. La Campagna ha scelto la sensibilizzazione e la formazione, con un SEMINARIO di studio su: “Le 20 parole e i 4 verbi: il messaggio del papa per il 2018 sui migranti con Germano Garatto: quali iniziative nelle nostre aree di azione per concretizzarlo?

Si punterà poi a vedere con i proprio occhi i luoghi dove si può andare a scuola di accoglienza: è previsto un viaggio a Lampedusa dal 31 ottobre al 3 novembre 2018. Dopo la positiva esperienza del lancio della Campagna a Venezia, da tutta Italia convergeremo con un Convegno per la GIORNATA DI MEMORIE delle vittime dei migranti. Presto ci doteremo di un SITO  internet della Campagna.

Ma non mancheranno le iniziative concrete e facili da realizzare in ogni città italiana: L’iniziativa VOLTI RIVOLTI partirà a gennaio 2018 con  una raccolta di foto con didascalia di esperienze di convivialità, di incontro, di esperienze in atto, di occasioni di narrazioni positive.

Un appassionante impegno attende tutta Pax Christi: in fila dietro a Papa Francesco vogliamo fare il possibile per cambiare la narrazione, preferita dai nostri politici, sull’invasione e la perdita della nostra identità nazionale a causa dei migranti.