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Padre Alex Zanotelli nel solco di don Giuseppe Dossetti

Mercoledì 4 Novembre a Pisa, padre Zanotelli ha partecipato ad un incontro pubblico su invito di alcune realtà locali. Scopo principale della serata era contribuire a far rinascere a Pisa un movimento che si schieri contro i conflitti in corso e quelli incombenti, nella linea che anche Papa Francesco indica apertamente da tempo.

L’incontro è stato introdotto da Manlio Dinucci che con Zanotelli ed altri (Chiesa, Cardini, ecc.) ha costituito un Comitato nazionale “No Guerra, No Nato” (www.noguerranonato.it). Dinucci è autore fra l’altro di un libro fondamentale per capire l’evoluzione della NATO nel dopo Guerra Fredda. “L’arte della guerra” è edito da Zambon ed ha una prefazione sempre di Zanotelli.

In questo quadro, a fine ottobre, sono stati promossi due eventi: una marcia a Napoli contro l’esercitazione ‘Trident Juncture’ che la NATO sta conducendo in Italia, Spagna e Portogallo; e un convegno internazionale a Roma che ha visto la partecipazione di membri parlamentari esteri ed anche del giudice Imposimato (autore di un forte intervento disponibile sul sito su indicato).

In sintesi ecco i punti principali toccati da Padre Alex nel suo intervento:

–       il movimento della Pace è frammentato, bisogna fare tutti gli sforzi possibili verso una unità di intenti che vada al di là dei soliti personalismi;

–       l’Italia deve finalmente uscire da un ruolo subalterno agli USA. Ad esempio da noi i sottomarini nucleari entrano nei porti civili mentre là è proibito;

–       la politica di Renzi è deludente (le spese militari non diminuiscono mentre quelle per la sanità ed il welfare sì) e schizofrenica (vedi la visita ufficiale in Qatar che sostiene l’ISIS, il quale sosteniamo di combattere);

–       la NATO è funzionale al sistema economico finanziario (più finanziario che economico) che domina il mondo attuale. Se non si ridiscute questo non si può ridiscutere la NATO stessa;

–       le armi prodotte (Finmeccanica oramai non ha più nemmeno una sezione civile) servono per essere utilizzate e utilizzate per mantenere i privilegi dei ricchi;

–       dobbiamo ribellarci ad un mondo di morte che uccide con le armi e con la fame: l’homo sapiens ha oramai lasciato il posto all’homo demens;

–       persa ogni speranza che il cambiamento venga dall’alto, bisogna organizzarsi dal basso;

–       questo vale anche per il referendum dell’acqua disatteso da Renzi che sta pianificando di dare tutto in mano a 4 grosse società;

–       le banche sono uno dei problemi principali (Dossier sull’ultimo numero di Nigrizia). Bisogna togliere denaro e investirlo in MAG, Banca Etica o cose simili;

–       vista la indifferenza del mondo politico bisogna promuovere anche azioni di disubbidienza civile;

–       la crisi ecologica di drammatica attualità, che anche l’ONU denuncia, deve essere il punto di svolta attorno al quale ricostruire una società con al centro l’uomo in un rapporto simbiotico con la natura.

Padre Alex ha infine ricordato la figura di Giuseppe Dossetti che nel 1949 si oppose all’entrata dell’Italia nella NATO, per poter fare da ponte fra i due schieramenti Est ed Ovest allora nascenti (per la cronaca il Patto di Varsavia fu stipulato alcuni anni dopo la NATO). La cosa che il Comitato No Guerra No NATO si propone adesso seppur in forme diverse adeguate al nuovo contesto storico.

Franco Dinelli