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BETLEMME – RICONOSCIAMO LO STATO DI PALESTINA

Domenica 17 Maggio l’ Assemblea Internazionale di Pax Christi ha concluso i suoi lavori marciando lungo il Muro di separazione nella zona di Betlemme e celebrando la Messa presso il Wi’am’s Garden nei pressi della tomba di Rachele. L’Assemblea di Pax Christi International ha votato come risoluzione finale la richiesta di un riconoscimento effettivo dello Stato Palestinese e della messa al bando delle colonie da parte della Comunità Internazionale. Si esortano inoltre le varie sezioni nazionali a promuovere legami con le Associazioni ed i Movimenti di lotta popolare nonviolenta ed i Movimenti pacifisti israeliani.

Nel pomeriggio la delegazione di Pax Christi Italia ha cominciato il suo viaggio nei territori occupati visitando la città di Hebron ed il villaggio di Al Masara. Ad Hebron si e’ potuto constatare come si sperimenta una fase avanzata dell’occupazione israeliana.
Con la guida di un attivista dell’Hebron Rehabilitation Committe la delegazione ha visitato la citta’ vecchia che oramai le colonie israeliane hanno occupato, di fatto minando il tessuto urbano della città stessa. Esse sottraggono ampi spazi vitali e l’accesso alle risorse primarie alla popolazione palestinese ancora qui residente grazie al tenace impegno dell’HRC.

Nel villaggio di Al Masara l’attivista Mahmud Zwareh ha illustrato le modalità di resistenza nonviolenta della popolazione del villaggio contro il progetto di costruzione del muro che isolerebbe il villaggio dalla vicina città di Betlemme. Ogni venerdì viene organizzata una marcia silenziosa verso la zona dove dovrebbe avvenire la costruzione del muro, arrivando fino a pochi passi dai soldati.
Non cedendo alle minacce si prova ad interagire con loro cercando di spiegare le motivazioni della popolazione residente invitandoli a riflettere sulla grave ingiustizia che stanno commettendo. Altri interventi pacifici vengono fatti a difesa degli ulivi che gli israeliani sradicano e che i palestinesi con ostinazione ripiantano. Con questo si cerca di mantenere viva la dignita’ e la speranza degli abitanti del villaggio.IMG-20150517-WA0001 IMG-20150517-WA0003 IMG-20150517-WA0004