(19/04/2015)
Una delegazione formata da membri della comunità yemenita (grandi e bambini), della Rete No War e con presenza di Assadakah (leggi qua), ha oggi presenziato all’Angelus in piazza San Pietro.
La polizia italiana all’ingresso, per una distrazione della delegazione, ha trattenuto il mega-striscione che avrebbero dovuto leggere il papa e le tivù presenti. Si è perciò dovuto rimediare con uno striscione fatto di corsa su tovaglioli di un bar.
Buona l’accoglienza delle persone lì intorno, anche se poco informate. Nel colpevole nulla generale è comunque qualcosa. Riportiamo sotto un comunicato di ieri e anche un link utile per meglio informarsi su cosa sta succedendo in Yemen.
Per non dimenticare l’Arabia Felix, culla di comunità cristiane antiche quanto bollate di “eresia”. Spesso dimenticate dai pagano-cristiani d’occidente, salvo ricordarsene in modo strumentale quando “serve”.
(FD)

COMUNITA’ YEMENITA E RETE NO WAR A SAN PIETRO IL 19 APRILE
“Stop ai bombardamenti sullo Yemen”, “Stop all’aggressione saudita” “Cessate il fuoco”
Domani 19 aprile 2015, a oltre venti giorni dall’inizio della campagna di bombardamenti aerei in Yemen da parte dell’Arabia saudita e alleati, rappresentanti della piccola Comunità yemenita a Roma e nel Lazio e attivisti italiani della Rete No War e di altre sigle saranno per l’Angelus a piazza San Pietro per chiedere – con uno striscione – al mondo e a papa Francesco di aiutare a mettere fine ai bombardamenti aerei perpetrati da potenze straniere, con la complicità di tanti altri paesi.
I manifestanti denunciano le molte vittime civili, la distruzione delle infrastrutture di un paese già povero, la violazione del diritto internazionale e i “due pesi due misure” applicati dall’Onu e dai paesi potenti.
I cittadini yemeniti sono disponibili per interviste
Per informazioni: dr. Fadhl 3283748049; Rete No War 3312053435