Pax Christi Italia, estremamente preoccupata per l’estendersi delle violenze e delle malattie tra sfollati e profughi, dopo aver sollecitato con insistenza l’avvio della Conferenza di pace per la Siria, aderisce alla campagna internazionale promossa da “Action for peace” con l’Appello per porre fine ai crimini e alle violazioni a danno di giornalisti ed operatori dei media in Siria.

I suoi firmatari rifiutano qualunque forma di intimidazione, proveniente dal governo o da gruppi di opposizione armata, contro giornalisti e organizzazioni dei media, qualunque sia il pretesto, il contesto o la fazione che la porta avanti. Le libertà di stampa e di espressione sono diritti universali e inalienabili. Ogni loro violazione è da condannare e respingere.

Chiediamo l’immediato rilascio di tutti i giornalisti, dei condannati per opinione, di tutti gli operatori di pace ancora prigionieri nelle carceri governative o in quelle di alcuni gruppi armati. Tra i tanti episodi gravi, c’è quello operato il mese scorso dal gruppo armato denominato “Stato Islamico dell’Iraq e del Levante” (Isis) che ha attaccato gli uffici di “Radio Ana” a Raqqaq, sequestrato il giornalista Rami Al-Razzouk, impossessandosi di attrezzature radiofoniche e informatiche.

Governi europei e mediorientali, istituzioni e associazioni internazionali devono contrastare chi sta cercando di sopprimere la libertà di stampa, bloccare la neonata stampa indipendente siriana, imporre una costante censura. E’ impegno di tutti sostenere la società civile siriana e il diritto alla libera informazione. La pace è, anzitutto, forza della verità. Raccogliamo con vigore il recente appello di papa Francesco perché in Siria, in Iraq e nelle terre del Medio Oriente che “grondano lacrime” si realizzi il diritto alla dignità, al dialogo e alla speranza.

Pax Christi Italia

26 novembre 2013