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Intervista a Nicoletta Dentico sulla situazione politica italiana

Nicoletta Dentico, Filomena dalla prima ora, è giornalista ma da molto tempo si occupa di questioni legate ai paesi in via di sviluppo, prima come coordinatrice in Italia della Campagna per la messa al Bando delle Mine, poi come direttore di Medici Senza Frontiere. Da un decennio segue a livello internazionale il tema dell’accesso ai farmaci essenziali nei paesi poveri. Attualmente lavora come consulente dell’OMS.

Inquieta e militante, madre di tre figli, vive Filomena come la sfida più intrigante nella difficile fase di “esilio”, in questa Italia triste.

Ciao Nicoletta,
abbiamo visto dal
programma  del congresso prossimo che parteciperai alla tavola rotonda dal titolo: “Per una chiesa del grembiule in un Paese casa di tutti” alle 17 di venerdi 26 aprile. Sappiamo anche che hai nel movimento “Se non ora quando” qualche ruolo rappresentativo e vorremmo farti a nome dei nostri lettori qualche domanda sulla situazione politica italiana.

Gli ultimi risultati elettorali hanno in qualche modo modificato l’assetto delle vostre preferenze? In particolare, c’è un vostro appello al M5S  per costruire un patto di cambiamento. Cosa chiedete, perchè, perchè ora e perche al M5S?

 

Se Non Ora Quando? (SNOQ) è un movimento di donne e uomini assolutamente trasversale, ed accoglie al suo interno tendenze politiche che abbracciano un ampio spettro della rappresentanza parlamentare. Questa è la sua natura politica profonda, sin dalla nascita del movimento.  Quindi sono diverse le preferenze elettorali che si trovano, di incontrano e talvolta anche si affrontano dentro SNOQ. L’esito elettorale non ha cambiato la nostra agenda di richieste alla politica italiana, che anche per SNOQ deve perseguire con convinzione un profondo cambiamento. A questo scopo, siamo convinte che le donne possano e debbano giocare un ruolo fondamentale, non foss’altro che per il disastro che il monopolio maschile dominante in Italia – lo dicono tutte le statistiche ufficiali – ha prodotto nella politica e nella gestione del governo del paese. Le donne sono indispensabili per fare dell’Italia, finalmente,

un paese moderno, più civile, meno esasperato dall’illegalità e dalla corruzione. Non abbiamo a questo proposito un appello specifico di SNOQ al M5S. Questo gruppo rappresenta un elemento di novità che può essere molto

positiva – e se ne vedono già alcuni risultati – se la partita viene giocata con sapienza e senso di responsabilità. Ma questo è un messaggio che rivolgiamo a tutte le forze politiche, data la drammatica situazione in cui versa il paese reale, non solo al M5S.

Come il movimento “Se non ora quando” pensa che evolverà la situazione istituzionale italiana, con la stabilità in parlamento, la nomina del presidente della repubblica e del nuovo governo e quali scelte sarebbero quelle preferite?

Se potessimo preconizzare tutto questo, SNOQ avrebbe già un incarico di governo! 

Al di là delle battute, noi di SNOQ siamo naturalmente molto preoccupate, come tutti i cittadini e le cittadine italiane, per quanto potrà accadere nel nostro paese, inutile nasconderselo. E stiamo valutando una nostra azione che  sappia rispondere con adeguatezza a quanto la società chiede, anche in queste settimane. 

La elezione del presidente della Repubblica sarà un passaggio inevitabile, dal momento che Giorgio Napolitano, in pieno semestre bianco, non può più sciogliere le camere ed indire così un nuovo processo elettorale. Siamo quindi ad un passaggio strettissimo della storia della repubblica. Serve tutta l’esperienza e l’accortezza del caso, per non cadere. Ci auguriamo che il burrone che si staglia intorno a noi fornisca a tutti i decisori di questo momento

il senso di allerta, di attenzione e di responsabilità che serve, per attraversare la strettoia, un passo accorto dopo l’altro.

Il tuo curriculum di impegno sui temi del disarmo e della pace parla da solo, quali scelte secondo te sarebbero più opportune dal punto di vista politico, in quali leggi e riforme vorresti vedere impegnato lo stato italiano nel prossimo futuro?

Credo che il nuovo parlamento abbia un numero significativo di leggi da introdurre, per dare un nuovo indirizzo a questo paese. Due norme strutturali sono particolarmente fondamentali, una contro la corruzione e l’altra contro il conflitto di interesse: corruzione e conflitto di interesse sono due armi di distruzione di massa che hanno devastato l’Italia negli ultimi decenni. Hanno mutato antropologicamente questo nostro paese. Ma sono assolutamente decisive anche le nuove norme sul diritto di cittadinanza, le norme sul diritto di asilo, nuove norme sul lavoro e l’immigrazione, per affrontare queste due questioni tanto profonde ed incancrenite. Infine penso ad un piano per la bellezza in questo paese, un piano di piccole opere diffuse sul territorio che diano spinta convinta alla promozione ed al ripristino del paesaggio italiano, sia naturale che artistico, alla scuola ed alla sua infrastruttura, all’agricoltura ed alle attività artigianali. Penso insomma ad un’espansione dell’agenda del bene comune che in Italia hanno attuato i cosiddetti comuni virtuosi. Penso alla costruzione di un’agenda sociale che ridefinisca del tutto il patto di convivenza tra noi cittadini e cittadine italiane, impostandolo sul rispetto del bene pubblico, dei diritti delle persone, della partecipazione democratica, la responsabilizzazione di tutti alla costruzione di un paese dove valga davvero la pena impegnarsi. Un sogno? No, ritengo che sia la sola strada per non vedere i nostri giovani abbandonare questo paese, che molti ritengono giustamente il più bel paese del mondo. 

Ti ringraziamo anche a nome dei nostri lettori e ci diamo appuntamento al congresso.

Martino Ruppi