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Lettera sui C.I.E (P.P. di Taranto)

 Al Ministro degli Interni

SEDE

Dopo aver visto al TG3 del 12 u.s. il servizio sullo stato di cosiddetta “accoglienza” degli immigrati in un C.I.E. del Friuli, il gruppo PAX CHRISTI di Taranto, Movimento cattolico internazionale per la pace, si rivolge a Lei perché, per uno stato democratico e civile, non possono essere ammessi trattamenti disumani, oltre che di vera e propria detenzione per immigrati che hanno l’unico torto di non essere provvisti di documenti di riconoscimento o per gli stessi scaduti. Non è possibile ed accettabile che soprusi, vessazioni e discriminazioni, lesivi dei più elementari diritti umani, possano avvenire all’interno di queste strutture, come attività ordinaria da parte del personale gestore di questi centri. Come giustamente affermava dei senegalesi intervistati, tutti coloro che sono rinchiusi sono innanzitutto persone e quindi soggetti di diritto, pertanto Le chiediamo di intervenire, perché cessino e quanti si sono resi artefici di abusi siano adeguatamente sanzionati in quanto il loro servizio ha palesemente violato lo spirito della Costituzione.

Infine ci rivolgiamo a Lei perché sia radicalmente rivista l’attuale legge sull’immigrazione, perché la stessa sia ispirata ai principi della Costituzione italiana e del diritto internazionale.

 

Distinti saluti

Taranto, 14 maggio 2012

Pax Christi Taranto Pio Castagna