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VIA CRUCIS AL CIE di Bari, con i crocifissi e gli esclusi di oggi

Se la VIA CRUCIS passa per il CIE DI BARI, con tutti i crocifissi del nostro tempo, mortificati nella dignità, a causa di un sistema neoliberista che emargina crudelmente le povertà che esso stesso produce, il PUNTO PACE DI BARI ha voluto annunciare la Pasqua di liberazione degli ultimi.

Si è svolta sabato 24 marzo la consueta Via Crucis, che il Punto Pace di Bari, unitamente ad altre realtà cittadine, organizza in tempo di Quaresima davanti al Centro di Identificazione ed Espulsione di Bari.
Si tratta di una struttura ubicata alla periferia della città, all’interno della quale, a causa di una progressiva barbarie legislativa, sono detenuti, in condizioni indegne per un paese civile, un numero imprecisato di migranti, che, senza aver commesso alcun reato, hanno come unica colpa quello di essere sprovvisti di documenti e quindi del permesso di soggiorno. L’accesso in questi “moderni lager” è consentita ai soli parlamentari, o a soggetti provvisti di speciali permessi rilasciati dalle Autorità competenti. Il Centro, circondato da possenti mura di cinta, è sprovvisto di un presidio del Servizio Sanitario Nazionale, oltre ad evidenziare gravi carenze strutturali-igienico-sanitarie. La vigilanza  all’interno è assicurata dal Battaglione San Marco, oltre ad un corposo spiegamento di Polizia e Carabineri. Sovente, a causa delle condizioni di reclusione estreme, che costituiscono una vera emergenza democratica, si sono verificati episodi di autolesionismo da parte dei migranti internati.
Da alcuni anni il nostro punto pace, in rete con altri soggetti, è impegnato sul territorio, con varie iniziative, per denunciare tali inaccettabili violazioni dei diritti umani, quasi per nulla conosciute dall’opinione pubblica cittadina.
La Via Crucis è stata guidata da Padre Giorgio Poletti, Missionario Comboniano, che ha condiviso con i presenti alcuni momenti dei 15 anni trascorsi come parroco a Castel Volturno.
Quest’anno abbiamo inteso, con questo piccolo gesto, ricordare nella preghiera, insieme ai tanti Missionari Martiri, anche tutti i crocifissi del nostro tempo mortificati nella dignità, a causa di un sistema neoliberista che emargina crudelmente le povertà che esso stesso produce.
Vogliamo continuare ad essere testimoni della speranza!  

  Carlo per il Punto Pace di Bari