Mosaico di pace di aprile non poteva non partire da don Tonino, nostro fondatore e presidente di Pax Christi. Nell’Editoriale, Tonio dell’Olio gli scrive una lettera aperta, non per mero “esercizio di retorica che si ritualizza ad ogni tuo anniversario. È piuttosto un’esigenza. È insopprimibile l’urgente necessità che ogni artigiano di pace avverte come traboccamento di dolore e sofferenze, talvolta di disperazione”. Rimettiamo così nelle mani di don Tonino il dolore per le guerre – “Abbiate il cuore vicino e i battiti lontano”, ci dicevi – e i nostri battiti sono nella Striscia di Gaza come il 7 ottobre hanno vissuto gli ultimi battiti nel petto delle vittime dei kibutzim che hanno sempre creduto nella più pacifica delle convivenze possibili. Ora quei battiti sono in Ucraina e al Crocus City Hall di Mosca, a Port-au-Prince come a Butembo”.

E da don Tonino, protagonista della Campagna contro i mercanti di morte divenuta poi percorso legislativo con la bella legge 185/1990, ricordiamo anche la proposta di cambiamento di questa legge, con un articolo di Chiara Bonaiuti. E il nostro pensiero e le nostre pagine anche vanno ai migranti con la presentazione del dossier statistico di idos/Confronti, alle donne iraniane e alla loro resostenza nonviolenta, alle disuguaglianze economiche e ai saharawi.

Il dossier è a cura di una seconda classe di un liceo linguistico di Bolzano e affronta questo tema: “Generazione Z tra hate speech e Malessere”. Gli studenti, guidati dal loro docente di italiano nostro storico collaboratore, Francesco Comina, ci raccontano alcuni pezzi del loro mondo, quello dell’amore tossico e del fascino – ahinoi – dell’uomo possessivo e quello del modello maranza. Dalla musica trap alla comunicazione sui social: come uscire dalla spirale di violenza che spesso rimbalza nei social? Come leggono e come vivono i giovani i discorsi d’odio/hate speech?

E’ possibile sottoscrivere l’abbonamento a Mosaico di pace in qualunque momento dell’anno: www.mosaicodipace.it