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Ban the bomb- Ban the war – Corso on line di educazione alla nonviolenza per educatori

 Il corso è presente anche sulla piattaforma SOFIA, identificativo numero 76906.

Il 22 febbraio 2023 inizierà un percorso di formazione per insegnanti, educatori, operatori pastorali, attivisti per la pace e della cooperazione internazionale, ma anche per chi è interessato alle tematiche della nonviolenza, del disarmo, dell’ambiente.

Il progetto è partito dalla valutazione fatta del precedente corso Ban the Bomb realizzato tra marzo e aprile di quest’anno che ha visto i partecipanti molto coinvolti e “sconvolti” dai contenuti proposti (es le bombe su Hiroshima e Nagasaki e conseguenze) e interessati ad approfondire ulteriormente le tematiche che accompagnano da sempre Pax Christi.

Il gruppo di lavoro, composto dal coordinatore nord e consigliere Giovanni Fusar Poli, le insegnanti aderenti Carla Bozzini ed Ester Fusar Poli, il consigliere Sonia Zuccolotto, in continuo confronto con il coordinatore nazionale Norberto Julini, ha lavorato incessantemente e con passione alla costruzione del progetto. La Pro Civitate Christiana ci ha permesso di inserire il corso nella piattaforma Sofia del MIUR e quindi di ampliare la diffusione nel mondo della scuola.

“L’itinerario proposto ha come sfondo le molteplici crisi aperte dalla globalizzazione, un processo che anziché allargare il benessere ha aumentato, purtroppo, le disuguaglianze e le povertà, ha portato al collasso gli ecosistemi, ha generato flussi migratori di portata biblica, alimentando conflitti e guerre in molte parti del pianeta.

Sono crisi difficili da governare senza organismi internazionali adeguati e purtroppo il ricorso allo strumento militare sta diventando una facile scorciatoia, nonostante il corollario di stragi e devastazione che comporta. Oggi, sono 169 i conflitti a differente intensità in corso nel mondo, inclusa la orribile guerra in Ucraina definita da papa Francesco “una pazzia”.

Come cittadini e credenti non ci rassegniamo al primato della violenza nella storia. Ce lo chiedono la fede nel Dio dell’amore per tutti gli uomini, il Magistero della pace, le Convenzioni internazionali e l’art. 11 della nostra Costituzione “L’Italia ripudia la guerra”.

Da qui, l’importanza di ritornare sui passi della “Pacem in terris” nel suo sessantesimo anniversario e sulle rotte del pensiero dei maestri della nonviolenza che hanno saputo animare esperienze di resistenza popolare nonviolenta e hanno saputo scrivere pagine di liberazione dentro il corso della storia.

Ritornare alle radici culturali, etiche, spirituali, istituzionali della nonviolenza aiuta a dare spessore e forma alle iniziative della società civile e degli “artigiani di pace” attivi in campagne per la difesa dei diritti, della giustizia e della pace dal locale al globale. Ma aiuta anche le istituzioni e gli organismi internazionali, “gli architetti della pace”, ad assumere il grido dei poveri e degli oppressi come motivo della loro azione politica.

La promessa del profeta Isaia “Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra” è lo spirito che anima questo percorso, non come un’utopia, ma come realtà possibile a cui ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio apporto.”

Ringraziamo fin da ora tutte le persone che stanno contribuendo alla realizzazione di questo progetto che sono davvero tantissime e vi chiediamo di diffondere l’iniziativa a cui ci si potrà iscrivere entro il 31 gennaio 2023 a questo link https://forms.gle/5yZv9YPettdHRTqGA  fare un versamento di 30 € al cc intestato a Pax Christi Italia APS presso Banca Popolare Etica filiale di Firenze IBAN IT69Z0501802800000011100005 e inviare copia del versamento a paxcremona@gmail.com .

Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza da Pax Christi Italia.

Per il gruppo di lavoro Ban the bomb- Ban the war, Sonia Zuccolotto